Dopo le scosse principali spesso seguono quelle di entità minore, conosciute come scosse di assestamento.
Karen Felzer dell’U.S. Geological Survey (Usa), ha pubblicato una ricerca a tal proposito su Nature. “Analizzando decine di terremoti in prossimità della Faglia di San Andreas, abbiamo scoperto che scosse di assestamento avvengono anche a distanze ritenute fino ad oggi improbabili. Ne abbiamo viste alcune che si sono originate anche a 50 km dall’epicentro del sisma principale che si è verificato all’interno di faglie di pochi chilometri di lunghezza. Quindi l’idea che le scosse di assestamento possono avvenire in un’area non superiore al doppio della lunghezza della faglia che ha originato il sisma non può essere ritenuta valida”.
In realtà per fare una previsione su fin dove le scosse sismiche di assestamento possono verificarsi bisogna guardare al modo con cui le onde sprigionate dal terremoto principale si attutiscono con la distanza. Ma questo è un lavoro complesso che richiede anche una grande quantità di sismografi sul territorio” – spiega Felzer.