Gli studenti si sono messi in contatto con l’Ospedale di Santa Maria del Carmine, di Rovereto (centro operativo principale per la gestione dei casi di terapia intensiva da Covid-19 in Trentino) e con l’ospedale Santa Chiara di Trento
“Tutti noi, che amiamo il nostro territorio, dobbiamo fare la nostra parte: è sufficiente un piccolo contributo per aiutare il sistema sanitario trentino” gli studenti universitari trentini hanno deciso di scendere in campo per aiutare le strutture sanitarie del territorio che in questi giorni stanno lavorando senza sosta con l’emergenza Coronavirus.
Edoardo Meneghini, presidente del Consiglio degli Studenti, ha attivato una raccolta di fondi (QUI IL SITO) a cui tutti possono contribuire. “E’ un’iniziativa – ha spiegato Meneghini – di tutta la rappresentanza studentesca senza alcuna connotazione associativa. Abbiamo deciso di avviare questa raccolta fondi per supportare concretamente chi ci sta aiutando giorno dopo giorno: i medici e gli ospedali, in particolare le terapie intensive”.
Gli studenti si sono messi in contatto con l’Ospedale di Santa Maria del Carmine, di Rovereto (centro operativo principale per la gestione dei casi di terapia intensiva da Covid-19 in Trentino) e con l’ospedale Santa Chiara di Trento. I fondi, una volta completata la raccolta, verranno devoluti direttamente alle strutture ospedaliere secondo le varie necessità.
“Tutti noi – spiegano gli studenti – che amiamo il nostro territorio, dobbiamo fare la nostra parte: è sufficiente un piccolo contributo per aiutare il sistema sanitario trentino. Vanno bene 5 euro, o anche solo 1 euro, il prezzo di un caffè. Oltre a questo, è importante che tutti e tutte noi adottiamo comportamenti responsabili e preventivi, minimizzando le occasioni che potrebbero favorire la diffusione del virus, ad esempio aderendo alla campagna #iorestoacasa”.