Concorsi pubblici aperti anche ai neo laureati: conterà solo il titolo di studio non l’esperienza

Non conterà l’esperienza maturata per poter accedere ai nuovi concorsi pubblici ma solo il riconoscimento dei titoli di studio

Nessuna ghigliottina “taglia neo laureati” per i nuovi concorsi pubblici. Dopo le polemiche delle scorse settimane sulla decisione da parte del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, di sbloccare i concorsi pubblici dando un peso predominante all’esperienza pregressa attraverso la presentazione di “titoli adeguati”, il caso sembra rientrare.

Come riportano, infatti, sia Il Sole 24 Ore che il Fatto Quotidiano, sarebbe in arrivo una circolare da parte del Ministero volta a precisare che per “titoli” non si intenderanno quelli di servizio, ovvero l’esperienza maturata in esperienze lavorative precedenti, ma solo quelli di studio. Il che rappresenterebbe un sospiro di sollievo soprattutto per i neo laureati e per i giovani che si affacciano per la prima volta nel mercato del lavoro.

Procedure più snelle e veloci

Il timore che i nuovi concorsi fossero nei fatti off limits per chi è appena uscito dall’università derivava da una non semplicissima interpretazione del decreto “sblocca concorsi” voluto da Brunetta. Nel testo, infatti, si prevede che la ripartenza delle procedure selettive dal prossimo 3 maggio con delle modalità più snelle e veloci in modo da recuperare il tempo perso a causa delle limitazioni dettate dall’emergenza Coronavirus. Quindi l’individuazione di grandi sedi concorsuali, una sola prova scritta al computer e una orale, che poteva essere svolta anche in videoconferenza proprio per lasciare più margini possibili alle commissioni giudicanti.

Lo spauracchio del “peso” dell’esperienza

E poi quel peso preponderante dato ai “titoli dei candidati” che ha scatenato il putiferio di polemiche. In molti, infatti, si sono chiesti come fosse possibile per un giovane, magari neo laureato, riuscire ad entrare nella pubblica amministrazione con una la presenza di una tale ghigliottina all’entrata visto che va da sé che chi si è appena laureato e si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, magari quello del settore pubblico, per forza di cose non possa aver maturato nessun tipo di esperienza pregressa.

Ripartenza il 3 maggio ma con qualche dubbio

La circolare quindi in arrivo dal Ministero dovrebbe sgombrare il campo una volta per tutte da possibili ulteriori dubbi, dando così anche ai giovani la possibilità di poter partecipare ai concorsi che dovrebbero quindi ripartire a breve. Anche se, come riporta ancora il Fatto Quotidiano, le nuove norme varate dal CTS nel rispetto delle direttive sanitarie per la pandemia potrebbe complicare non di poco l’organizzazione e lo svolgimento delle prove selettive.

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