Cinquantamila firme contro la carriera alias nelle scuole: petizione consegnata al Ministero

Le associazioni “CitizenGo” Italia e “Non si Tocca la Famiglia” hanno incontrato il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti.

Cinquantamila firme contro l’ideologia gender e la carriera alias nelle scuole: sono quelle consegnate al sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, durante un incontro con il direttore di CitizenGo Italia, Matteo Fraioli, e con la presidente di “Non si Tocca la Famiglia”, Giusy D’Amico. Un incontro, a cui ne seguiranno altri, è stato richiesto dalle due associazioni per sollecitare il ministero e il governo ad intervenire con determinazione su quella che definiscono una “preoccupante diffusione dell’ideologia gender nelle scuole e sull’emergenza dovuta al crescente numero di istituti scolastici che hanno introdotto illegalmente la carriera alias”.

Nel mirino più di 130 istituti

Oltre alle firme, raccolte con la petizione online “Fuori il gender dalle scuole” è stato anche consegnato al sottosegretario Frassinetti un documento predisposto da un gruppo di esperti in cui si dimostra giuridicamente l’illegalità della carriera alias. Negli ultimi due anni, infatti, ben 131 istituti scolastici italiani hanno introdotto la carriera alias, permettendo a studenti e studentesse di scegliere la propria identità di genere, senza bisogno del consenso dei genitori e senza certificato medico.

“Iniziative illegali”

“Queste iniziative sono illegali, ideologiche e pericolose – ha detto il direttore di CitizenGo Italia, Matteo Fraioli al termine dell’incontro- L’introduzione della carriera alias sulla base del principio di ‘fluidità del genere’ e di ‘inclusività’ può generare un disastro educativo nei confronti di tutto il corpo scolastico, inducendo i ragazzi e i bambini più fragili ad aumentare un’incertezza identitaria. La nostra petizione online è attiva da oltre un anno e, pur avendola presentata al precedente ministro Patrizio Bianchi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ora ci attendiamo una chiara presa di posizione dal ministro Giuseppe Valditara, anche sul rispetto del primato educativo delle famiglie. La modalità con cui alcuni istituti aderiscono alla carriera alias è totalmente illegale e deve essere fermata al più presto”.

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