Cile, alle elezioni trionfa il movimento studentesco guidato da Camila Vallejo

Camila Vallejo
Camila Vallejo, la pasionaria, è sotto scorta dal 2011

 

Camila Vallejo è una studentessa universitaria e attivista cilena. Dall’agosto del 2001 la Corte Suprema ha deciso di assegnarle una scorta, a seguito delle minacce ricevute. Da ieri, Camilla, è anche una nuova rappresentate della Camera dei Deputati del Senato del Cile. Nelle elezioni politiche di ieri in Cile, infatti, ha ottenuto il 43 % dei voti nel distretto 26 di Florida, e a Santiago.

Vincono, dunque, le idee del movimento studentesco. Camilla Vallejo è l’ex presidente della Federazione degli Studenti dell’Università del Cile, in primo piano nella lotta dei movimenti studenteschi nazionali. Una notorietà, la sua, che ha travalicato i confini nazionali, grazie a una personalità determinata e decisa, che ne hanno fatto una vera e propria star mediatica. Ed è proprio grazie alla Vallejo che le proteste studentesche hanno avuto l’attenzione dei media internazionali, con visibilità delle proteste anche all’estero.

Camilla ha invitato i suoi sostenitori a “celebrare il trionfo”. Ma la partita non finisce qui: sono altri 3 gli studenti protagonisti delle mobilitazioni ad essere stati eletti alla Camera dei Deputati del Senato del Cile ottenendo la maggioranza delle percentuali in ogni distretto: si tratta di Karol Cariola del Partido Comunista, Giorgio Jackson di Revolución Democrática e Gabriel Boric di Izquierda Autónoma.

Le elezioni politiche, comunque, non hanno avuto un esito decisivo: il ballottaggio, previsto per il 15 dicembre, vedrà sfidarsi Michelle Bachelet, candidata del Partito Comunista, già presidente dal 2006 al 2010, con Evelyn Matthei, ex ministro del Lavoro.

I risultati del movimento studentesco rappresentano, però, una vera e propria rivoluzione: quella presente in Cile, d’altronde, è una protesta che si accomuna con quella degli studenti europei: abolizione del sistema dei voucher scolastici nella scuola d’infanzia, cambiamento radicale del sistema di finanziamento universitario (che vanta le rette di iscrizioni anche nelle università pubbliche tra le più alte al mondo secondo dati OCSE), e un piano di prestiti garantiti dallo Stato per il diritto allo studio.

Per molti studenti italiani ed europei spesso le proteste cilene hanno fatto da modello cui guardare ed ispirarsi per la difesa del diritto allo studio e dell’Istruzione pubblica. Per questo l’elezione di Camilla, Karol, Giorgio e Gabriel e il loro straordinario consenso, non può che essere una buona notizia.

Raffaele Nappi

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