Chiodi e silicone al portone di ingresso della scuola: per entrare in classe arrivano i Vigili del fuoco

E’ successo in un’istituto agrario di Sasso Marconi, in provincia di Bologna: forse si tratta di un tentativo di allungare di qualche ora le vacanze di Natale. Adesso si indaga per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.

Chiodi e silicone per bloccare il portone d’ingresso e “allungare” di qualche ora le vacanze natalizie: è quanto è accaduto ieri in una scuola di Sasso Marconi, in provincia di Bologna, dove i Vigili del fuoco sono dovuti intervenire per aprire la porta d’ingresso dell’istituto agrario “Serpieri”. Qualcuno, infatti, durante la notte che precedeva il ritorno in classe dopo la pausa invernale aveva provveduto a piazzare diversi chiodi nell’asola della chiave del portone oltre ad aver sigillato le ante con una grande quantità di silicone.

La scoperta poco prima del suono della campanella

La scoperta è stata fatta dal personale scolastico che attorno alle 7 si era ritrovato davanti all’istituto in modo da poter preparare la riapertura della sede di via Ponte Albano. Una volta accertata l’impossibilità di accedere alle classi si è provveduto a chiamare i Vigili del fuoco mentre gli studenti che pian piano arrivavano davanti alla scuola si sono radunati nel giardino antistante.

Lezioni iniziate con un’ora di ritardo

Per entrare nella scuola, così come raccontato dall’edizione locale del Resto del Carlino di Bologna, i pompieri hanno risalito un ponteggio del cantiere di manutenzione dell’edificio fino a raggiungere il terzo piano, dove sono riusciti ad aprire una finestra e penetrare nell’istituto. Una volta all’interno sono scesi fino al piano terreno e da lì, hanno smontato la serratura bloccata dai chiodi e liberato le ante dal silicone fino ad aprire l’accesso. Verso le nove il portone si è aperto e i ragazzi hanno potuto entrare nelle aule assieme a tutto il personale scolastico con un ritardo di un’ora sull’orario previsto.

Si indaga per interruzione di pubblico servizio

La scuola ha denunciato il fatto ai carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo per accertare che nessuno, magari durante il periodo in cui l’istituto è rimasto chiuso, si fosse introdotto all’interno delle aule. L’ipotesi di reato con le quali stanno andando avanti le indagini sono quelle di danneggiamento e di interruzione di pubblico servizio.

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