Centinaia di istituti senza preside: l’anno scolastico al via tra polemiche e ricorsi

preside scuola

Scuole senza presideBen 984 cattedre da direttore scolastico rimarranno vuote per il secondo anno consecutivo. Unica soluzione il sistema della reggenza: a Pordenone un solo preside dovrà gestire 17 scuole

 

Inizia l’anno scolastico, ma molti istituti si presentano al via senza una guida: all’appello mancano, infatti, quasi mille dirigenti scolastici. Dei 2.386 posti per presidi messi a disposizione due anni fa dal Miur (D.D.G. del 31 luglio 2011), ne sono stati assegnati ad oggi solo 1.402; ben 984 cattedre da direttore scolastico rimarranno vuote per il secondo anno consecutivo e altrettanti vincitori del concorso non potranno accedere al posto che gli spetta di diritto.

Numeri che segnalano un problema a carattere nazionale: sul totale dei presidi previsti alla guida delle scuole italiane (8.047), ne mancano il 14% (solo 6.923 i regolarmente assunti in ruolo). Una situazione determinata dai ritardi con cui è stato gestito il concorso di due anni fa e dai numerosi ricorsi presentati dai partecipanti.

Il caso più eclatante in Lombardia, dove il Tar e il Consiglio di Stato hanno dovuto annullare alcune fasi del concorso: erano state usate, infatti, buste trasparenti che permettevano di leggere il nome dei candidati compromettendo la validità delle prove. Ma i ricorsi riguardano diverse regioni, dalla Toscana alla Sicilia, per un totale di quasi 8.000 esposti che attendono il giudizio dalla magistratura (dati Anief).

Uno scenario reso ancora più difficile dalla mancanza di controlli, anche questi dovuti a carenze di organico. Se i presidi sono il 14% in meno per gli ispettori scolastici la percentuale aumenta drasticamente: dovrebbero essere 300 mentre non arrivano nemmeno al centinaio.

La conseguenza è una mole di lavoro praticamente assurda: gli ispettori scolastici dovrebbero controllare 25 mila istituti in tutto il paese, 200 scuole l’anno. Altro problema tutto nostrano visto che nel resto d’Europa il rapporto ispettore – scuole è decisamente più basso (nel Regno unito c’è un ispettore ogni 13 scuole, mentre in Francia uno ogni 22).

Per ovviare all’emergenza presidi molti direttori scolastici hanno accettato doppi incarichi e reggenze, ma le associazioni di settore non ci stanno e denunciano l’abuso di questa pratica. In una lettere inviata direttamente al Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, un sindacato lombardo ha bollato la reggenza come: “un intollerabile abuso della disponibilità e della buona volontà delle persone”.

Un appello estremo per evitare situazioni inverosimili, come nel caso di un preside di Pordenone, Alessandro Basso, che si troverà quest’anno a gestire diciassette istituti scolastici.

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