”La scuola e’ il pilastro su cui ricostruiremo il paese dopo la crisi”. Cosi’ il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, si e’ rivolta agli studenti degli istituti vincitori del concorso ”Regoliamoci”, promosso dall’associazione ‘Libera’ di don Luigi Ciotti in collaborazione con il ministero, rivolto all escuole primarie primarie, secondarie di primo e secondo grado. ”La legalita’ si acquisisce a scuola come cultura e la mafia si combatte a scuola” ha detto il ministro arrivando nello spazione ex Gil a Roma dove e’ stata accolta da due bambini in grembiulino blu che l’hanno chiamata ‘maestra’ regalandole una maglietta con il logo e lo slogan dell’iniziativa.
”Sono una super maestra” ha risposto il ministro indodssando la maglietta. Dal palco ha, quindi, elogiato l’impegno di don Ciotti e dei volontari di Libera, che per il settimo anno hanno dato vita al concorso al quale hanno partecipato circa dicimila ragazzi, chiamati a confrontarsi sul tema ”Dire, fare…giocare”. ”L’idea del gioco e’ ottima – ha evidenziato Carrozza – perche’ gioco vuol dire innanzitutto relazione, sviluppo dell’intelligenza e delle conoscenze, rispetto delle regole, il gioco esiste se esistono le regole,coesione e competizione corretta. Insegna ad accettare le proprie sconfitte e ad imparare da essi, e’ una scuoladi vita e di legalita”’.
Il tema di quest’anno si basa sull’idea che per costruire comunita’ alternative alle mafie non si possa prescindere dai temi della cittadinanza, del convivere civile, dello stare insieme secondo regole condivise che rispettino e incrementino la forza del legame sociale. I temi toccati dagli elborati, ha evidenziato carrozza ”sono temi cruciali per il nostro Paese, dai diritti-doveri, alla cittadinanza, all’etica”. ”In Italia – ha fatto notare – serve discutere di etica pubblica, di comportamenti, di legalita’. Mi sembra – ha concluso – che ci siano tutti gli ingredianti giusti. Mi auguro che questa esperienza continui e sia punto di riferimento. Portatevi a casa il senso che lo Stato c’e’, esiste. Vi auguro di essere bravi cittadini perche’ sarete voi che ci salverete”. ”In un paese con 6 milioni di analfabeti – ha quindi sottolineato don Ciotti elegiando gli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi nel loro percorso – e alti tassi di abbandono scolastico, non possiamo perdere i ragazzi per strada”. La prevenzione ”e’ fondamentale” e per questo bisogna impedire che chiudano le scuole ”in territori con fragilita’ maggiore” che ”non rientrano in certi parametri”, perche’ ”c’e’ la crisi e bisogna accorpare gli istituti”. Per Don Ciotti bisogna investire proprio ”nei territori maggiormente sensibili e maggior fragilita”’
Don Ciotti si e’ poi soffermato sulla necessita’ di lottare per affermare i diritti di tutti ”dobbiamo lottare – ha detto – perche’ l’obiettivo deve essere tutti uguali come cittadini e tutti diversi come persone” e sulla necessita’ di riconoscere la cittadinanza a chi e’ nato in Italia: ”Cosa impedisce di non farlo? E’ solo un atto di egoismo”. Un appello quindi agli adulti: ”i valori non si predicano solo con le parole, ma vanno testimoniati. Noi adulti abbiamo questa grande responsabilita’, facciamoci moltiplicatori con i nostri ragazzi”. Il concorso ha visto il coinvolgimento di circa 10mila studenti in rappresentanza di oltre 500 scuole di tutta Italia. Nella categoria Scuole secondarie di secondo grado, il riconoscimento e’ andato al liceo scientifico Metastasio di Scalea (Cs), per uno spot dove non si vincono soldi ma libri. I vincitori per le scuole secondarie di primo grado sono stati gli alunni dell’I.C Masaccio di San Giovanni Valdarno (Ar) per un format televisivo dove si approfondiscono gli aspetti negativi del mondo dello sport. Primi tra le scuole primarie i bambini dell’I.C. Campomaggiore di Terni per un gioco dell’oca sui diritti umani. Infine, una menzione speciale e’ andata al progetto multimediale “Azzardopoli” realizzati dagli studenti dell’Iis Primo Levi di Vignola (w