Carrozza e la bocciatura: “Solo in casi estremi. Siamo il primo governo con attenzione alla scuola”

bocciatura

‘La bocciatura e’ utile solo in casi rari. Io non faccio il suo elogio. La scuola deve permettere ai ragazzi di studiare al meglio. Vengo da una mentalita’ in cui si seleziona all’ingresso ma, quando si entra in una scuola, si entra per uscirne vincitori con il diploma”.

A dirlo il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza in un’intervista al Mattino. ”Sono per un’istruzione che educa al lavoro e alla cittadinanza. Bocciare sia allora un’estrema soluzione”, afferma Carrozza, secondo cui ”sarebbe meglio, prima di una bocciatura, indirizzare lo studente verso altri percorsi”.

Purtroppo in Italia – continua il ministro – l’alto tasso di respinti e’ legato alla dispersione scolastica e all’incapacita’ delle famiglie di seguire al meglio i propri figli. Insomma e’ un elemento di disagio del sistema educativo nel suo complesso”.

”Quello di cui faccio parte – evidenzia il ministro – e’ il primo governo in cui ritorna un’attenzione per la scuola. Lo ha testimoniato il premier e lo dimostreranno i provvedimenti che prenderemo il 9 settembre con un decreto. Sara’ un segnale di grande cambiamento, dopo anni in cui si e’ parlato solo di come tagliare. Nel governo c’e’ una coscienza nuova del ruolo dell’istruzione in Italia”.

Per molti studenti, intano, l’anno scolastico è già iniziato. Uno studente su quattro è alle prese con gli esami di riparazione: esattamente il il 26,5 per cento degli oltre 2 milioni e mezzo di alunni delle superiori, che tra pochi giorni sapranno se proseguiranno nella classe successiva o ripeteranno quella di provenienza.

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