Caro affitti, l’allarme dei sindacati: “Uno studente su tre non riesce a pagare”

Indagine di Cgil, Udu e Sunia sul mercato delle case per gli studenti universitari: il 29% degli intervistati ha difficoltà a pagare affitto e bollette. Lunedì riparte davanti alla Sapienza la mobilitazione delle tende in attesa della manifestazione del 7 ottobre a Roma.

Uno studente universitario su tre non riesce a pagare l’affitto della propria stanza: è quanto denunciano Cgil, Udu e Sunia all’indomani della convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr. Ieri il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, rispondendo ad un question time in Parlamento aveva annunciato la fine della ricognizione voluta proprio dal suo dicastero sul numero di alloggi idonei ad essere trasformati in studentati, che al momento darebbero più di 65mila.

“Il caro vita sta colpendo duro. Gli universitari- dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi– sono una delle categorie in maggiore difficoltà economica e la spesa più consistente è sicuramente quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie. Secondo i dati preliminari in nostro possesso, il 29% degli universitari è in grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette. C’è bisogno di un intervento economico urgente”.

“Stiamo ancora raccogliendo risposte da tutta Italia da parte di studenti che non riescono a permettersi tutti i rincari. In moltissimi- spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu– ci segnalano enormi difficoltà nel trovare alloggio. Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi. Ma ci sono altri elementi che rappresentano un problema: il 14% segnala di trovare quasi soltanto alloggi per studentesse. A pesare sono anche le truffe, basti pensare che il 46% dei rispondenti dichiara di essere incappato in annunci falsi. Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo”.

“Il diritto alla casa e diritto allo studio sono continuamente violati – aggiunge Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia – A preoccuparci è anche il numero di affitti in nero, troppi sembrano dichiarare di non avere un contratto regolare, e quasi il 40% degli studenti lo accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di un mercato locatizio fuori controllo”.

La prossima settimana l’Unione degli Universitari scenderà in piazza con tende, striscioni, presidi e flash mob in tutta Italia. Lunedì 25 settembre si inizierà a Roma con un presidio davanti alla Sapienza. Poi saranno coinvolte Bologna, Modena e Lecce fino alla grande manifestazione prevista per il 7 ottobre a Roma.  

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