Bullismo, i danni rischiano di essere indelebili

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Vengono aggrediti perché non corrispondono all’immagine tradizionale del ragazzo vincente. Hanno gli occhiali, sono timidi ed indifesi, vengono accusati di essere troppo grassi o troppo magri. In ogni caso, sbagliati. Sono gli studenti che soffrono gli atti di bullismo dei loro coetanei.

Uno studio della Duke University di Durham, nel Nord della Carolina, ha rivelato che le ferite emotive prodotte dai bulli sui più deboli sono indelebili. Disturbi depressivi, attacchi di panico e possibili intenzioni suicide sono alcuni dei problemi che continueranno a torturare le vittime per tutta la loro vita.

Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry, è stato effettuato in base ai risultati su 1420 giovani che hanno dai 9 ai 13 anni. I ragazzi che si sono prestati all’esperimento sono stati monitorati ogni anno, fino al raggiungimento dell’età adulta.

Il 26% di questi ragazzi hanno dichiarato di aver subito atti di bullismo. Il risultato è stato sconvolgente: le vittime vanno incontro ad un più alto rischio di diventare depressi, di essere ansiosi, di soffrire di panico e agorafobia, nonché  di meditare atti suicidi.

Ma i danni psicologici non ci sono solo per le vittime. Anche i bulli vanno incontro al rischio di contrarre un disturbo antisociale e di diventare depressi.
“I danni psicologici non vanno via perché una persona cresce e non è più vittima dei bulli. E’ qualcosa che resta con loro”, ha detto William Copeland, del Dipartimento di psichiatria e scienze del comportamento dell’ateneo Usa.

AZ

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