Università, incontro al CNSU col ministro Carrozza. Gli studenti: “Parteciperemo ai tavoli tecnici con proposte concrete”

Senato - Fiducia Governo Letta
Il ministro Carrozza in Parlamento

 

Si è concluso nel primo pomeriggio l’incontro tra il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza e gli studenti, tenutosi al CNSU. Le domande poste al Ministro dal gruppo consiliare di maggioranza relativa UDU-RUN-LISTE INDIPENDENTI chiedono, ancora una volta, un’inversione di rotta sull’università: partendo dai finanziamenti sul Diritto allo studio ad un ripensamento del sistema d’accesso.

 “E’ necessario un cambiamento rispetto al passato e ai primi mesi di questo Ministero che pochissimo ha coinvolto gli studenti – dichiara Andrea Fiorini Presidente del Consiglio degli Studenti. Il CNSU è un organo di rappresentanza fondamentale che deve essere necessariamente ascoltato sulle questioni dell’Università dal Ministro. Gli studenti e quindi i loro rappresentanti devono essere coinvolti nelle decisioni riguardanti le nostre Università”.
Ester Peruffo, Capogruppo UDU – RUN – LISTE INDIPENDENTI prosegue: “Abbiamo espresso al Ministro la necessità di aprire un confronto reale e un tavolo sulla revisione del sistema d’accesso all’università con lo scopo di superare un sistema che ha dimostrato di essere ormai al collasso. Abbiamo chiesto interventi che garantiscano un sistema integrato di diritto allo studio nel nostro Paese che partano per la prima volta dai bisogni reali degli studenti privi di mezzi. Accogliamo favorevolmente la volontà del Ministro di superare il DM Profumo: gli interventi sul diritto allo studio possono essere fatti solo garantendo un dialogo concreto con i rappresentanti degli studenti e un apertura vera alle nostre proposte.”
Conclude Fiorini: “Abbiamo richiesto e ottenuto una partecipazione forte del CNSU ai tavoli tecnici che verranno fatti su diritto allo studio e sulla revisione totale del sistema d’accesso all’università che la Ministro vuole rivedere da zero: noi ci faremo portatori di proposte organiche in nome degli studenti italiani affinché un sistema come il nostro ormai al collasso venga superato. Abbiamo accolto con favore, inoltre, la presa posizione di non ripartire dal DM Profumo e, infatti, come organo saremo in prima linea affinché gli interventi che verranno messi in campo non siano, ancora una volta, semplici spot  ma, vengano costruiti insieme a noi studenti. Se si vuole toccare il mondo universitario deve essere coinvolta l’intera comunità accademica e in particolare noi studenti, altrimenti qualsiasi intervento rischierà solo di peggiorare una situazione già insostenibile.”
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