Bosch in rosa

Con women@bosch, porte aperte alle studentesse di ingegneria: 1 su 2 inizierà un’esperienza di stage che consentirà loro di mettersi in gioco.

Un confronto “donna a donna” sul mondo del lavoro, attraverso le testimonianze delle manager della multinazionale tedesca. Bosch ha  dedicato  alle studentesse universitarie di ingegneria di tutta Italia una giornata dal colore rosa.
Il progetto women@bosch, il programma dell’azienda tedesca rivolto alle donne, si è svolta lo scorso giugno presso la sede Bosch di Milano. Le 25 studentesse, che hanno partecipato all’evento, sono state selezionate da Bosch tramite il sito www.bosch-career.it, la pagina Facebook women@bosch e gli appuntamenti dedicati per promuovere l’iniziativa nelle principali facoltà di ingegneria. Queste attività sono state realizzate in collaborazione con il Prof. Gabriele Lizzani, fondatore di Contatto Lavoro – società di consulenza HR e con un gruppo di studentesse di psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, che frequentano il corso di marketing interno ed employer branding, di cui il Prof. Lizzani è docente.
L’incontro tra le studentesse di ingegneria e i responsabili delle risorse umane dell’azienda è stato decisamente proficuo, infatti, per la metà delle ragazze ci sarà l’opportunità concreta di fare un’esperienza di stage presso le sedi Bosch di Milano, Torino, Udine, Modena e Bari.
La giornata ha permesso di condividere esperienze, aspettative, problematiche relative alla vita in azienda, attraverso un reciproco scambio tra giovani studentesse e professioniste. Le ragazze hanno restituito attraverso feed-back, puntuali e costruttivi, la percezione e la visione che le giovani donne hanno del mondo del lavoro. Dall’analisi, le future dottoresse in ingegneria immaginano un contesto lavorativo orientato alla flessibilità. Questo presupposto è direttamente collegabile con la capacità di gestire il cambiamento ed essere quindi in grado di affrontare le sfide dell’azienda, mantenendo un equilibrio con le esigenze della vita privata.
Anna Tripodi, 22enne di Nerviano (MI), iscritta al Politecnico di Milano, corso di gestione e management, ha già le idee chiare: “Vorrei riuscire a raggiungere un equilibrio tra vita lavorativa e vita personale e mi piacerebbe costruire delle basi solide per il mio futuro”. “Sono d’accordo” continua Federica Costantin, 23 anni, della provincia di Belluno, corso di logistica e produzione al PoliMi, “La gestione del tempo è importante. Il cambiamento lo vivo come un’opportunità e vorrei che  l’impegno e il valore, secondo criteri di merito, siano sempre riconosciuti”.
Rispetto alle percezioni emotive, legate all’ambito professionale, che rispecchiano come le persone vogliono sentirsi in azienda, emerge dalle studentesse la componente di sviluppo e di evoluzione. Secondo le partecipanti, per fare carriere una donna deve essere talentuosa, competente e determinata, con passione e con una mentalità aperta per gestire la complessità organizzativa. Queste caratteristiche sono state dimostrate anche dalle stesse partecipanti: ragazze concrete che non rinunciano ai sogni e che avranno l’opportunità di mettersi in gioco attraverso l’esperienza di stage in Bosch.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Le Scienze Umanistiche "sul viale del tramonto"

Next Article

Frati: poca produzione in ateneo

Related Posts