Bonus cultura si sdoppia: si potrà avere solo con Isee sotto i 35mila euro o 100 alla Maturità

Con l’approvazione in legge di Bilancio nasceranno la carta cultura e la carta merito. Ma il tetto Isee riduce la platea dei beneficiari

Uno dei tagli nel comparto istruzione di questa legge di Bilancio riguarda il cosidetto bonus cultura o 18app: la possibilità per i giovani che conseguono il 18esimo anno di età di ricevere 500 euro da spendere in libri, iniziative culturali. Trova conferma la notizia era arrivata già nelle scorse settimane: con la legge di Bilancio 2023 scomparirà 18app e prenderà forma un nuovo bonus cultura riconosciuto in base a due requisiti: aver ottenuto 100 come voto alla maturità o appartenere a una famiglia con un ISEE fino a 35.000 euro.

Chi rispetta entrambe le condizioni avrà sia la carta del merito che quella canonica per gli acquisti per un importo totale di 1.000 euro. La novità farà diventare quindi il bonus cultura selettivo. La modifica cambia non solo la platea di destinatari ma la natura stessa del bonus cultura, da strumento per favorire un’autonomia delle ragazze e dei ragazzi negli acquisti culturali diventa uno strumento di sostegno. Le nuove disposizioni sono contenute in uno degli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio nella mattinata del 21 dicembre 2022. Per l’ufficialità bisognerà attendere, in ogni caso, l’approvazione definitiva della Manovra.

Da bonus a sostegno

La stessa premier Giorgia Meloni aveva anticipato la volontà di cambiare il bonus cultura introdotto dal 2016 per i ragazzi e le ragazze che diventano maggiorenni. Durante l’appuntamento social del 12 dicembre scorso Gli appunti di Giorgia, il Presidente del Consiglio aveva dichiarato l’intenzione di continuare a sostenere gli acquisti culturali dei più giovani ma in una forma diversa: “18app è una misura che secondo me va rivista, è che questi 500 euro al compimento dei 18 anni vengono riconosciuti a tutti, indipendentemente dal reddito. E io penso – aveva evidenziato la premier – sinceramente che non ci sia ragione per la quale i figli di un milionario, dei parlamentari, mia figlia, (debbano riceverlo). Io penso che potrei rinunciare ai 500 euro per comprarle dei libri o dei contenuti culturali. E credo che la stessa misura concentrata su chi è in difficoltà, su chi ha i redditi più bassi possa essere molto più impattante”.

Nonostante il dibattito periodico, dall’introduzione nel 2016 ad oggi le radici del beneficio sono rimaste le stesse e, anzi, la scorsa Legge di Bilancio ha reso strutturale il bonus cultura, prevedendo quindi senza necessità di conferme annuali uno stanziamento di 230 milioni di euro per ogni anno. Dal 2016 ad oggi hanno beneficiato del bonus cultura circa 2 milioni e 500 mila ragazzi e ragazze per un totale di circa un miliardo e 100 milioni di euro.

LEGGI ANCHE:

Total
1
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Legge di Bilancio, che cos'è l'esercizio provvisorio e perchè fa paura al Governo

Next Article

Afghanistan, talebani vietano l’università alle donne. Berlino: "Questione sarà in agenda del G7"

Related Posts