Blocco scrutini, adesione all'80%. CGIL: "Segno di motivazione e grande responsabilità"

Enorme adesione al blocco scrutini: in tutta Italia, circa l’80% dei docenti ha aderito alla protesta promossa dai sindacati di settore per dire “No” alla riforma della scuola voluta dalla coppia Renzi-Giannini. In alcuni istituti,. lo sciopero ha coinvolto la totalità dei professori; garantite, però, le operazioni di scrutinio per le classi terminali in modo da evitare ai ragazzi disagi connessi allo svolgimento degli esami di fine anno.
Numeri che dimostrano “grande adesione alle motivazioni dello sciopero e grande responsabilità” spiegano in una nota stampa i responsabili del sindacato FLC CGIL, che rinnovano l’invito al Governo per aprire una nuova discussione sulle modalità di cambiamento della scuola.
La riforma, intanto, è ferma al Senato dove la maggioranza sembra incontrare più di un problema per far passare il testo del DDL La Buona Scuola. Così, mentre i tempi si restringono (era stato lo stesso ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ad annunciare il 30 giugno come data ultima utile a mettere in atto la riforma), si fa sempre più probabile l’ipotesi di uno smembramento della riforma, con decreti ad hoc per l’immissione in ruolo dei 100 mila precari, e un rinvio a data da destinarsi per tutti gli altri cambiamenti, a cominciare dal tanto discusso nuovo ruolo attribuito ai dirigenti scolastici.
 

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