Blitz transfemminista alla Sapienza: “La violenza di genere è un allarme”

Tre attiviste hanno tappezzato di cartelli la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo: “Vi sentite sicure nell’università?” hanno chiesto alle studentesse

Hanno spinto l’interruttore dell’allarme antincendio ed esposto cartelli per denunciare le molestie e la violenza di genere. Protagonista dell’azione, che si è svolta venerdì 15 marzo alle 10.30, nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza, è stato il movimento “Bruciamo tutto”, che dopo lungotevere in Sassia ha scelto l’ateneo romano, oggetto di diverse contestazioni e occupazioni dopo il caso molestie, per compiere un nuovo blitz. “C’è un allarme – hanno gridato -. La violenza di genere è un allarme”.

L’azione alla Sapienza

Le persone coinvolte nell’azione hanno scritto i nomi delle vittime di femminicidio degli ultimi tre mesi (19 dopo Giulia Cecchettin) e li hanno appesi alle pareti del corridoio. Poi sono entrate nelle aule, interrompendo le lezioni e attirando l’attenzione di studenti e professori e raccogliendo anche alcuni applausi. “Vi sentite sicure in questa università?” ha chiesto un’attivista ad alcune studentesse. “Sono una studentessa e non mi sento sicura in università – ha dichiarato Alessandra, un’altra componente di Bruciamo tutto -. I femminicidi sono la punta dell’iceberg di un sistema strutturale che passa anche da qui: dalle molestie, dai catcalling, dalla violenza verbale e psicologica oltre che fisica, da tutto ciò che incarna la cultura dello stupro. Adesso basta”.

“Non basta un minuto di silenzio, né il rumore l’8 marzo e il 25 novembre – rivendica il movimento – la lotta contro il sistema patriarcale va avanti ed è sempre più forte. Suonare l’allarme antincendio significa richiamare l’attenzione di tutt? su un’emergenza in corso: quella delle molestie e degli abusi all’ordine del giorno nelle università, luoghi per eccellenza dove ogni persona dovrebbe sentirsi sicura e libera di esprimersi. L’ambiente universitario è già in fermento, come dimostrano diverse azioni di protesta andate in scena recentemente. Il 2 marzo il collettivo Cambiare Rotta aveva imbrattato di vernice rossa una foto della rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. Bruciamo tutto si unisce a queste voci portando la disobbedienza civile nonviolenta”.

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