Bimba in una gabbia di plexiglas perché non può indossare la mascherina: è polemica in una scuola di Piacenza

Il caso in una scuola elementare. La bimba soffre di forti mal di testa se indossa la mascherina per molto tempo. La famiglia protesta

Rinchiusa in una gabbia di plexiglas che circonda il suo banco, messa dalla maestra vicino alla lavagna e lontana da tutti gli altri suoi compagni di classe. Il tutto perché, a causa di una rara malattia, non riesce a indossare la mascherina per un periodo prolungato di tempo. È quanto accade a una bimba che frequenta la terza elementare di una scuola di Piacenza. A riportare il caso è il quotidiano locale la Libertà che ha raccolto la testimonianza della madre della bambina e che, assieme al suo avvocato, ha presentato anche un esposto ai Carabinieri.

Il suo banco a 2 metri di distanza dagli altri

Si tratta dell’ennesima storia di difficoltà da parte delle scuole riguardo alla gestione degli studenti che in classe non possono indossare la mascherina perché sofferenti di una qualche patologia. La famiglia piacentina, per esempio, aveva presentato un certificato medico per spiegare che la bambina era impossibilitata ad indossarla per un periodo prolungato perché ciò le avrebbe provocato una forte mal di testa.

La scuola ha esonerato la bimba dall’indossare la mascherina in aula, spostando però il suo banco a 2 metri di distanza dagli altri alunni e circondandolo di una protezione in plexiglas alto 60 centimetri e aperto solo da un lato. Una soluzione contro la quale la famiglia della bambina ha protestato duramente con la dirigenza scolastica non riuscendo però a cambiare la situazione.

“Emarginata in classe e presa in giro”

Per questo i genitori hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri sostenendo che la figlia venga anche presa in giro dai compagni di classe per questa sua speciale condizione e che di fatto trascorra le sue giornate in classe da “emarginata” visto che il suo banco si trova a 2 metri di distanza dagli altri e in pratica attaccata alla lavagna inutilizzata.

“Il Tar del Lazio con una sentenza dello scorso febbraio ha sancito che la distanza tra i banchi all’interno della classe per chi, per ragioni di salute, non può indossare la mascherina deve essere di 1 metro – ha spiegato la mamma della piccola a la Libertà – Per questo chiediamo che qualcuno intervenga. Nostra figlia ormai ha anche perso la voglia di andare a scuola”.  

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