Atenei in rivolta

L’Università, con alle porte l’apertura dell’anno accademico prosegue la mobilitazione primaverile con l’obiettivo di raggiungere un dialogo per gli emendamenti al ddl Gelmini.

L’Università italiana, con alle porte l’apertura dell’anno accademico prosegue la mobilitazione primaverile con l’obiettivo di raggiungere un dialogo con il governo per misure legislative che garantiscano un livello di istruzione di qualità e di stabilizzazione di parte dell’organico accademico.
Alla Sapienza, alla luce dell’assemblea nazionale, lunedì 20 settembre 2010, si è  si è svolta l’assemblea dei docenti e dei ricercatori del Dipartimento di Fisica in cui si è deciso lo slittamento  dell’inizio delle lezioni. Tale slittamento dovrà essere deliberato nella seduta del Consiglio di Area Didattica di Fisica che si terrà venerdì 24 settembre 2010. L´assemblea ha espresso il sostegno alla protesta messa in atto dai ricercatori in mobilitazione contro il DDL Gelmini, che sarà tra poco in discussione alla Camera, e contro i tagli  al sistema universitario.
Si è inoltre espressa per il rinvio delle lezioni, a causa dell’impossibilità di garantire un’offerta didattica adeguata in queste condizioni di definanziamento continuo. Gli studenti del Collettivo di Fisica hanno anciato un’assemblea degli studenti di Fisica per martedì 28 settembre, alle ore 10:30 in aula Amaldi.
A Parma, il Consiglio di Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo, nella seduta del 9 settembre 2010 (ha stabilito, a sostegno della mozione approvata in data 1 luglio 2010 ed in considerazione dell’imminente iter del DDL Gelmini alla Camera dei Deputati, di porre in atto un’azione di profondo e convinto dissenso e di protesta con lo scopo di fare conoscere a tutti gli interessati, in particolar modo gli studenti e le loro famiglie, le ragioni dell’agitazione, con riferimento all’obiettivo di miglioramento della qualità della ricerca e dell’alta formazione universitaria nazionale che verrebbero penalizzate da una riforma che mette in discussione la sopravvivenza dello stesso sistema universitario pubblico italiano.
Il Consiglio pertanto, ha deliberato di posticipare l’inizio delle lezioni dell’anno accademico 2010/2011 all’11 ottobre 2010. Di conseguenza, il termine del primo periodo didattico viene posticipato a venerdì 21 gennaio 2011.
All’Università di Pavia il Senato accademico nella seduta del 20 settembre 2010 ha ribadito i contenuti delle mozioni approvate all’unanimità nelle sedute del 21 giugno e del 19 luglio u.s., in particolare per quel che concerne il giudizio sul testo del disegno di legge 1905 attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, testo che, pur licenziato dal Senato della Repubblica con positive correzioni rispetto alla stesura originale, richiede ulteriori, significativi emendamenti che riducano le criticità più volte evidenziate dagli organi di governo del nostro e di altri Atenei, nonché dalla CRUI, evidenziando tali punti:
–  la necessità che la legge salvaguardi il ruolo fondamentale dell’Università pubblica; mantenga ai futuri organi di governo accademici il carattere di consigli deliberanti in cui sia garantita la piena rappresentatività delle varie componenti; definisca lo stato giuridico dei ricercatori con pieno riconoscimento delle loro funzioni didattiche; garantisca a tutti i ricercatori che abbiano conseguito un giudizio di idoneità concorsuale o un’abilitazione nazionale il passaggio alla fascia dei professori associati; eviti che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato possa costituire una nuova forma di precariato;
–la vitale rimozione delle attuali disposizioni penalizzanti per l’intero sistema universitario (riduzione del FFO, limiti al turn over, blocco degli incrementi stipendiali);
– riconoscimento della validità della mobilitazione in atto e, al tempo stesso, il ruolo essenziale svolto dai ricercatori nell’assicurare la copertura dell’offerta didattica delle Facoltà, soprattutto in una situazione come quella attuale caratterizzata da una drastica riduzione del corpo docente;
– rivolge ancora una volta, nello spirito del “patto di solidarietà” enunciato nella Conferenza di Ateneo del 15 luglio u.s., il proprio appello ai ricercatori, parte essenziale della comunità accademica, affinché individuino con le altre componenti della docenza forme di mobilitazione che non compromettano l’offerta formativa e i servizi erogati agli studenti;
– invita le Facoltà a mettere in atto, con piena condivisione da parte di tutte le componenti accademiche, momenti di riflessione e di sensibilizzazione, specie nella prossima fase di passaggio del disegno di legge dalla Commissione parlamentare all’Aula, in concomitanza del quale verrà convocata una Conferenza di Ateneo;
– ritiene opportuno, stante l’attuale situazione e in sintonia con quanto deciso in altri Atenei italiani, che l’inizio delle lezioni in ciascuna Facoltà venga rinviato di una settimana rispetto al calendario ufficiale.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Polo: elezioni alle porte

Next Article

La nuova alba della ricerca

Related Posts