Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo Isee. Il Premier Enrico Letta ha annunciato ieri l’approvazione del decreto legge che cambia l’indicatore della situazione economica. Nel nuovo Isee avranno maggior peso il patrimonio immobiliare e quello economico.
La riforma dell’Isee, fondamentale per l’accesso a prestazioni sociali come asili nido, borse di studio, mense scolastiche e abbonamenti ai mezzi pubblici, è contenuta in un decreto della presidenza del Consiglio.
Stretta intorno agli evasori fiscali: in particolare la norma diminuisce drasticamente il peso delle autocertificazioni che, per i dati fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione.
Una misura necessaria per “affrontare lo scandalo dei finti poveri”. Così il Premier Letta aveva presentato il decreto al CdM. Spiegando il varo del nuovo indicatore, il presidente del Consiglio ha fatto riferimento a recenti casi di cronaca: “Abbiamo visto lo scandalo di chi andava all’Università in Ferrari, sono vicende che feriscono i tanti che hanno bisogno. Basta a questi scandali”.
Il Ministro Giovannini ha poi chiarito le linee principali del nuovo indicatore: “Con l’Isee riformato saranno incrociate le diverse banche dati fiscali e contributive, saranno integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale”. Inoltre: “La riforma prevede non solo una definizione più ampia del reddito ed un maggior peso della situazione patrimoniale, ma anche una forte attenzione alle famiglie più numerose e alle diverse condizioni di disabilità. Questa riforma – ha concluso Giovannini – rappresenta anche un tassello fondamentale per sviluppare politiche efficaci di contrasto alla povertà, come quelle basate sul Sostegno dell’inclusione sociale attiva (Sia)”.