Apprendimento: oltre le mure universitarie

Tavolo di discussione “Insegnare ad apprendere” all’Università di Roma Tre.

Quali sono i luoghi dove si apprende e chi sono le persone che insegnano? I muri della nostra città, i suoi musei, le strade, la cronaca romana dentro un vecchio filmato Rai, You Tube, un fumetto, Alice nel Paese delle Meraviglie, la piattaforma Moodle. L’Università di Roma Tre e i suoi docenti aprono le aule a nuove sperimentazioni, si mettono in gioco in e out. La cattedra di Educazione Comparata, quella di Progettazione e Organizzazione della Formazione a Distanza FAD, il Laboratorio di Educazione Comparata e Formazione hanno organizzato il tavolo di discussione “Insegnare ad apprendere”. L’Università da’ spazio a contesti cittadini e content virtuali. E gli studenti? Rumoreggiano, chiacchierano, pronti a schizzare via dall’aula appena possibile, forse non attenti ai contenuti di novità che i relatori hanno proposto, vogliosi di avere voce.
I contenuti volti alla formazione in senso lato, sono stati introdotti dalla professoressa Mirella Zecchini, docente di Didattica multimediale, Educazione Comparata: multimedialità nei processi di insegnamento; la presentazione della piattaforma di e-learning Moodle, luogo virtuale per l’erogazione di corsi a distanza, e la figura e il ruolo dell’educatore in Italia e all’estero.
Sofia Corradi, docente ordinario della facoltà di Scienze della Formazione, ideatrice del Progetto Erasmus, e del primo Corso di perfezionamento a distanza, ha focalizzato il suo intervento sulle opportunità di utilizzare ogni stimolo come possibile fonte di conoscenza, sottolineando come sia un errore educativo trascurare tutte le forme di apprendimento che esistono a portato di mano e di mouse. L’educazione a distanza rappresenta un ulteriore modalità di sapere che racchiude forti potenzialità di crescita formativa. Concorde il Professore Massimo Margottini, docente del Dipartimento di Studi dei Processi Formativi, Culturali e Interculturali che ha collaborato con la Direzione scolastica Regionale per il Lazio per consentire di laurearsi Scienze dell’Educazione, ai docenti della scuola primaria, tramite la modalità di e-learning.
Apprendere fuori le mura: documentari Rai e You Tube
Silvana Palumbieri direttrice di Rai Teche, e il Glauco Benigni, giornalista e scrittore, sulla diffusione delle nuove tecnologie hanno evidenziato il ruolo della televisione e del web, in veste di “buoni maestri”.
“Fatti e misfatti. Cent’anni di cronaca romana” è il documentario che la dott.ssa Palumberi ha mostrato e commentato parlando del suo ruolo di regista nella gestione degli archivi audiovisivi: è importante ideare strategie per facilitare l’apprendimento attraverso il filmato, mettendo al centro i fruitori. “Bisogna essere come cercatori d’oro che scavano nell’immensa miniera del reale”. Ricordando Cesare Zavattini, ha spiegato come per immergersi in un secolo di immagini, e tirare fuori personaggi, storie, fatti ci sia bisogno di pensare, prima di tutto, a facilitare la ricezione dei messaggi. A veicolare l’apprendimento oggi sono i tanti “content” presenti nelle vite, e padroni delle vite secondo Glauco Benigni. “Se Google ha un’ora di blocco rischiamo vite umane” apre così il suo intervento, portando a riflettere su quella che è una vera e propria dipendenza nell’uso delle nuove tecnologie in molte professioni e pratiche giornaliere. “Tra tutti gli strumenti di comunicazione, il più potente attualmente è You Tube, perché utilizzando il filmato, può conquistarsi l’attenzione di numero altissimo di utenti in tempi brevissimi”. I canali, presenti su You Tube, stanno conquistando sempre più spazio,  dalla Regina Elisabetta a numerosi artisti contemporanei, tanti utilizzano il loro canale, come forma di comunicazione ad ampio raggio.
Apprendere attraverso le mura: I Writers
Tutti cerchiamo degli spazi, tutti lanciamo dei messaggi, i Writers lasciano tag, scrivono i loro nomi o i loro pseudonimi in bianco e nero o a colori sui muri della città, sui treni, sugli autobus. Fenomeno culturale, lo hanno definito Dr. Panagiote Kouloubis di Giovanni, sociologo greco e autore del libro I Writes, e il  Dr. Giancarlo Scarchilli regista del film Scrivilo sui muri. “Chi sono questi ragazzi? Perché lo fanno? In che modo?”. Avvicinandosi al loro mondo, hanno osservato che i segni che lasciano sono i frutti di un’educazione squilibrata e i frutti di una società che li costringe all’anonimato. “Quei segni non sono solo dei writes ma anche nostri, di tutti” ha affermato il regista Scarchilli. I writers non cercano spazi dove scrivere, cercano l’impresa, l’impresa che il mondo oggi nega a molti di loro;  dietro la manifestazione insana dell’illegalità, c’è la volontà sana di sentirsi vivi, nel cercare un’azione, che meriti il riconoscimento nel loro gruppo. Esprimono una lotta per lasciare un segno di vita.
Gli studenti del Laboratorio di Educazione Comparata e Formazione invitati dalla Professoressa Maria Pia Marsala, loro coordinatrice, hanno chiuso il convegno esibendo i loro lavori sul Cooperative learning, il Team teaching e l’Action research, taggato la lavagna alle spalle dei relatori, con scritte, immagini, e linee tracciate in libertà, improvvisandosi Writes e registi dentro l’Università.
Carmela Lillo

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  1. gentile Carmela Lillo, davvero un bell’articolo, sintetico e puntuale. mi sono permessa di citarlo nella pubblicazione degli Atti del convegno: IN&OUT- insegnare ad apprendere in presenza e a distanza, a cura di M.Zecchini, editore Pioda, appena uscito. La detta citazione si trova in Appendice nella mia introduzione al lavoro con gli studenti. il libro ha avuto una breve presentazione (Facoltà SdF, DSE, 26 maggio 2011, aula 2 PzzaRepubblica), ma non sapevo come informarla; beh ora è fatta. spero di sentirla presto. mpia marsala

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