Ancora violenza in Grecia

0242328b.jpgDopo la morte del quindicenne Alexis, la situazione in Grecia continua ad essere molto difficile. Per oggi è stata indetta una manifestazione dai socialisti, domani invece è in programma lo sciopero dei sindacati. Ricostruiamo i giorni di violenza nella capitale greca e nelle città vicine.
Sabato 6 dicembre Un poliziotto spara e uccide uno studente di 15 anni nel quartiere ateniese di Exarchia, frequentato da anarchici e no-global. Migliaia di persone scendono in piazza ad Atene lanciando bombe molotov contro la polizia, incendiando auto e cassonetti e saccheggiando i negozi. La protesta si estende a Salonicco, Patrasso, Ioannina, e nelle isole turistiche di Creta e Corfù. Il ministro dell’Interno, Prokopis Pavlopoulos, offre le dimissioni, respinte dal primo ministro Costas Karamanlis.
Domenica 7 dicembre Migliaia di manifestanti al grido di “Assassini in uniforme” sfilano ad Atene, Salonicco, Creta, Patrassoe Corfù. Karamanlis invia una lettera di cordoglio alla famiglia del giovane ucciso assicurando che sarà fatta giustizia. Il poliziotto che ha sparato viene arrestato per omicidio volontario ed il suo collega per complicità. Decine di giovani si barricano nel Politecnico di Atene. Negli scontri con la polizia almeno 34 persone rimangono ferite. – Il sindaco di Atene cancella tutte le celebrazioni natalizie.
Lunedì 8 dicembre Terzo giorno di violente proteste nella capitale e a Salonicco, dove centinaia di giovani lanciano bombe incendiarie e pietre contro un commissariato di polizia. Il Partito socialista Pasok, all’opposizione, convoca per domani una protesta pacifica ad Atene. I docenti universitari anticipano lo sciopero generale di mercoledì 10, astenendosi già da oggi dalle lezioni. La protesta supera i confini della Grecia: un gruppo di dimostranti occupa il consolato greco a Berlino. Manifestanzione anche davanti l’ambasciata greca a Londra: tre arresti. Il premier Karamanlis annuncia “tolleranza zero” contro gli “arbitrii della polizia” e gli “elementi estremisti”. L’estrema sinistra convoca due imponenti manifestazioni ad Atene, durante le quali si registrano nuovi scontri. Secondo un bilancio dei tre giorni di violenze, sono oltre 130 i negozi – tra cui un’armeria – assaltati e devastati.

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