Ancona, incendio devasta il porto. Chiuse scuole e università

Il porto in fiamme. Ad Ancona un grosso incendio, partito intorno alle 00:35 da un capannone, si è sviluppato nell’area ex Tubimar, dove ci sono varie attività: il rogo ha distrutto camion e altri capannoni dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. Per questo il Comune ha disposto la chiusura di tutte le scuole, le università, i parchi e gli impianti sportivi: “Si raccomanda di tenere chiuse le finestre e di limitare gli spostamenti non necessari”. Grazie all’intervento dei Vigili del fuoco l’incendio è già stato circoscritto, ma non ancora spento. Non ci sono vittime né feriti.

Le operazioni di spegnimento, fanno sapere i pompieri, andranno avanti comunque per tutta la giornata. Le fiamme, che a quanto pare non hanno causato feriti, hanno anche provocato esplosioni nel capannone, avvertite distintamente anche da molto lontano, oltre a una colonna di fumo alta e densa che ora si sta abbassando e si spostando verso sud. Le cause del rogo sono in fase di accertamento da parte degli stessi vigili che saranno impegnati per molte ore nelle operazioni di spegnimento a causa di focolai ancora presenti nell’area.

Dai primi rilievi sembra non ci siano problemi di inquinamento“, scrive su Facebook la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. “A titolo precauzionale l’amministrazione comunale ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle sedi universitarie per la giornata odierna. Resteranno chiusi anche parchi e impianti sportivi. Cerchiamo di limitare gli spostamenti in attesa dei rilievi delle autorità sanitarie“, specifica comunque la prima cittadina. “Dai primi rilievi sembra non ci siamo problemi di inquinamento ma abbiamo ritenuto opportuno essere prudenti in attesa degli esiti finali degli esami delle autorità preposte”, aggiunge Mancinelli.

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