Almalaurea: ad un anno alla laurea il guadagno per i giovani è di poco superiore ai mille euro

guadagno per i neolaureati

Guadagno per i neolaureati Il guadagno dei giovani laureati a un anno dal conseguimento del titolo supera di poco i 1.000 euro netti mensili. Siamo a 1.049 per le lauree triennali, 1.059 per le specialistiche biennali, 1.024 per le specialistiche a ciclo unico come Medicina, Veterinaria, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Farmacia, Giurisprudenza, Architettura, Odontoiatria. A cinque anni dal titolo il guadagno mensile netto si attesta a 1.440 euro tra i laureati specialistici e a 1.484 euro tra quelli a ciclo unico.

I dati di AlmaLaurea sono una risposta alla richiesta del ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza sul fatto che gli studenti al momento dell’iscrizione  all’università devono essere informati sugli esiti occupazionali dei vari corsi di laurea.

La rilevazione di AlmaLaurea si basa su dati 2012 riguardanti i laureati del 2011 ad un anno, del 2009 a tre anni, del 2007 a cinque anni.

Rispetto alla precedente rilevazione, le retribuzioni nominali risultano in calo, con una contrazione del 5% fra i laureati triennali, del 2,5% fra quelli a ciclo unico e del 2% fra gli specialistici biennali. Se si estende il confronto temporale all’ultimo quadriennio (2008-2012), le retribuzioni reali sono diminuite, per tutte e tre le lauree considerate, del 16-18%.

“I dati di AlmaLaurea – ha messo in guardia Maria Chiara Carrozza – mostrano una rigidità sociale e geografica dell’Italia: una regressione complessiva. I giovani temono di non mantenere la situazione sociale dei genitori. E’ terribile. I dati mostrano che è un timore fondato”.

I guadagni più alti fra i laureati specialistici biennali ad un anno dal titolo sono quelli dei laureati delle professioni sanitarie (1.452 euro), seguiti da ingegneria e dal settore economico-statistico (1.304 euro per il primo, 1.157 per il secondo). Nettamente inferiori alla media risultano dei gruppi psicologico e letterario (il guadagno mensile netto non raggiunge mediamente gli 800 euro mensili).

Le differenze si confermano con il passare del tempo. Dopo cinque anni sono soprattutto i laureati specialistici biennali in ingegneria, delle professioni sanitarie e del gruppo economico-statistico che possono contare sulle più alte retribuzioni: 1.748, 1.662 e 1.603 euro. A fondo scala rimangono i gruppi psicologico, letterario ed educazione fisica, i cui guadagni ancora non raggiungono i 1.100 euro mensili. Nettamente inferiori alla media anche le retribuzioni dei percorsi insegnamento e linguistico i cui valori medi non raggiungono i 1.250 euro.

E le differenze fra i sessi? A un anno dalla laurea i maschi guadagnano il  16% in più delle ragazze. Solo fra i medici le donne sono favorite (1.297 euro contro 1.279 dei colleghi). I differenziali di genere, sempre a favore degli uomini, sono del +16% tra i single, +18% tra i conviventi e +29% tra i coniugati; +16% tra i laureati che non hanno figli, +29% tra quanti ne hanno almeno uno.

Tra uno e cinque anni dal conseguimento del titolo, le differenze di genere, lungi dal ridursi, aumentano ulteriormente: il differenziale, complessivamente è del 23%, è molto più elevato nei percorsi giuridico e psicologico.

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