All’Europa il premio Nobel per la pace. Profumo all’Accademia dei Lincei per la consegna in diretta

Al termine di un anno molto difficile, l’Unione europea riceve oggi a Oslo il premio Nobel per la Pace, riconoscimento per il ruolo avuto nella trasformazione “di un continente in guerra in un continente in pace”.

In tale occasione il ministro Francesco Profumo interverrà oggi a Roma, alla cerimonia presso l’Accademia dei Lincei, dove si seguirà in diretta la consegna dei premi di Oslo. I lavori inizieranno alle ore 12.30 per concludersi alle 14.

 Tra gli altri, parteciperanno anche il Presidente dell’Accademia dei Lincei Lamberto Maffei e il Vicepresidente del Senato Emma Bonino. Previsti, inoltre, anche gli interventi e le testimonianze di alcuni istituti scolastici che hanno realizzato progetti ed elaborati dedicati all’Unione Europea.

 Il Miur ha inteso celebrare la consegna del Nobel dedicando a questo evento un’intera sezione del suo sito internet, dalla quale si potrà seguire la diretta streaming della cerimonia di Oslo. Alla sezione si può accedere direttamente dalla home page del sito (www.istruzione.it).

 Il Nobel sarà formalmente ritirato dal presidente dell’Ue Herman Van Rompuy, della Commissione europea José Manuel Barroso e del Parlamento europeo, Martin Schultz. La cerimonia avrà inizio alle 13 ora italiana. “L’Unione europea attraversa un periodo difficile”, ha ammesso ieri Van Rompuy.

“Ma usciremo da questo periodo di incertezza e di recessione più forti di prima”, ha aggiunto fiducioso in conferenza stampa a Oslo. Alla cerimonia assisteranno una ventina di capi di Stato e di governo dei paesi membri, tra cui il presidente del Consiglio Mario Monti, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera Angela Merkel.

Tra gli assenti, il premier britannico David Cameron, tra i meno ‘euro-entusiasti’, che sarà sostituito dal suo vice, Nick Clegg. Il Nobel consiste in un diploma, una medaglia d’oro e un riconoscimento in denaro pari a 925.000 euro, che l’Ue intende devolvere in favore dei bambini vittime dei conflitti armati.

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