Afghanistan, Università in soccorso degli studenti

Sono 118 tra studenti e studentesse afghani bloccati a Kabul e nelle province limitrofe che avrebbero dovuto iniziare questo autunno il corso di laurea in Global Humanities della Sapienza.

Borse di studio a studentesse e studenti bloccati in Afghanistan per acquistare un volo aereo che li porti in salvo dal nuovo regime talebano. Sono le azioni concrete dell’Università di Padova e l’Università Sapienza di Roma, in supporto ai propri iscritti che non sono riusciti a lasciare il Paese. ‘Universa Universis Patavina Libertas’ ‘Tutta intera e per tutti la libertà nell’Università di Padova’, è l’antico motto dell’ateneo veneto che con il progetto ‘Unipd 4 Afghanistan’ finanzierà direttamente 50 borse di studio per i corridoi umanitari e altre 50 da fondi esterni.

“Ci auguriamo di poter riavere con noi il prima possibile i nostri studenti”, ha affermato la rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni, a margine dell’iniziativa ‘AssK – Afghan Students Seek Knowledge’ (uniroma1.it/per-afghanistan) con cui l’ateneo romano, in collaborazione con la Regione Lazio e ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) ha avviato una raccolta fondi per “supportare studentesse e studenti nostri iscritti a raggiungere l’Italia”.

“Una misura di civiltà per affermare in modo concreto il diritto di ogni essere umano all’istruzione e allo studio – ha spiegato il governatore Nicola Zingaretti –  nei prossimi giorni, approveremo una delibera di Giunta che stanzierà dei fondi con i quali potremo erogare borse di studio umanitarie in favore delle studentesse e studenti afghani, permettendo loro di comprare un biglietto aereo e avere mezzi di sostentamento e un alloggio”. La Regione Lazio è in prima fila con l’ente Disco per il diritto allo studio degl studenti universitari.

Gli artisti per l’Afghanistan

Alla serata inaugurale presso Spazio Rossellini di Roma il mondo dello spettacolo e della cultura non ha fatto mancare la sua presenza dal vivo o con un video, Alessandro Haber, Alvia Reale, Ambra Angiolini, Andrea Cosentino, Antonella Attili, Ascanio Celestini, Canio Loguercio, Compagnia Lacasadargilla, Daniele Silvestri, Daniele Timpano, Davide Enia, Elvira Frosini, Federica Fracassi, Gaia Insenga, Iaia Forte, Lidia Ravera, Michela Murgia, Michele Placido, Veronica Cruciani, Vittoria Puccini, UnterWasser, sono alcuni dei nomi intervenuti durante la serata del 18 settembre. Nata dall’idea del critico teatrale Andrea Porcheddu e del docente della Sapienza Carlo Cereti, l’iniziativa ha il supporto di tante realtà tra cui il MAXXI, Museo nazionale per le arti del XXI secolo e il Centro Astalli.

Sono 118 tra studenti e studentesse afghani bloccati a Kabul e nelle province limitrofe che avrebbero dovuto iniziare questo autunno il corso di laurea in Global Humanities della Sapienza. L’intenzione dell’ateneo, però, era quella di portare anche le famiglie di questi giovani, per un totale di circa 200 persone. Il sogno è sfumato in quel maledetto attacco kamikaze dell’Isis-K di fine agosto, quando gli universitari stavano già raggiungendo l’aeroporto. Ma ora con la riapertura dell’aeroporto di Kabul e le borse di studio umanitarie, potrebbe riaccendersi la speranza se, come ha affermato la prof. Polimeni, “ci sarà una risposta importante, perché sappiamo che i nostri studenti stanno bene ma quando questi ragazzi arriveranno avranno bisogno del supporto di tutti”.

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