Mentre in Italia si moltiplicano i localismi e le rivalità tra gli atenei, Oltralpe si va in tutt’altra direzione. Le tre Università della città di Strasburgo (Louis Pasteur, Marc Bloch e Robert Schuman) si sono unite dando vita all’ateneo più grande di Francia per numero di studenti (42.000, di cui il 21% stranieri) che si sviluppa su quattro Campus principali. La nuova realtà accademica si chiama Università di Strasburgo (Uds) ed è stata inaugurata in pompa magna dal ministro dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Valérie Pecresse.
L’unione fa la forza. La decisione, che mira a fare di Strasburgo uno dei poli principali della vita universitaria europea, risale al febbraio 2007. L’unificazione permetterà di acquisire un potenziale di ricerca che faccia di Strasburgo un concorrente serio nell’internazionalizzazione dei saperi e della ricerca, di realizzare economie, di rendere l’Uds un interlocutore importante nei confronti delle collettività, delle imprese private, e dello Stato che ora dovrà impegnarsi nel finanziamento dei cantieri avviati per l’ingrandimento dei Campus.
Offerta completa. Pluridisciplinare, la sua attività di ricerca e la sua offerta di formazione coprono i quattro settori riconosciuti dal Codice dell’Educazione: le discipline giuridiche, economiche e di gestione, le lettere e le scienze umane e sociali, le scienze e tecnologie, la sanità. Il settore Diritto, Economia e Gestione comprende tra l’altro il Centro di Studi internazionale della Proprietà Intellettuale e il Centro universitario di insegnamento del giornalismo.
Il settore Lettere, Scienze umane e sociali comprende sezioni di Arte, Lingue e scienze umane applicate, Scienze e tecniche delle attività fisiche e sportive, Psicologia e anche le Facoltà di Teologia Cattolica e Teologia protestante. Il settore Scienze e Tecnologia è dotato di un Osservatorio astronomico. Il settore Sanità comprende la Facoltà di medicina, quella di farmacia e quella di chirurgia dentaria.
Per la regione dell’Alsazia, traversata da due culture, la francese e la tedesca, l’Università tradizionalmente aperta e pluralista è sempre stata un fiore all’occhiello, dalla creazione nel 1538 del Ginnasio protestante, al 1621 quando venne fondato il primo ateneo e negli statuti della nuova Università sono iscritte le sue principali ambizioni : pluridisciplinarietà, identità europea, apertura e dimensione internazionale.
Manuel Massimo