“Il mondo dell’università deve avere il coraggio di affrontare il problema della propria governance“. Questo il pensiero dell’economista Francesco Giavazzi intervenuto venerdì scorso nell’Aula Magna Storica della Federico II all’incontro-dibattito sul tema: “Qualità, finanziamento e incentivi pubblici per la ricerca nelle Università” al quale hanno preso parte oltre al bocconiano Giavazzi, Franco Cuccurullo, presidente del Civr – Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca, Daniele Cecchi, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, Roberto Di Lauro, professore di Genetica Medica dell’Ateneo, Tullio Jappelli, professore di Economia Politica della Federico II, e Massimo Marrelli, presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali della Federico II.
Purtroppo, diversamente da come annunciato nel programma, Enrico Decleva, presidente della Crui – Conferenza dei rettori delle Università Italiane, non era presente per motivi personali.
“Rettori eletti, per quanto buone siano le loro intenzioni – sostiene Giavazzi -, devono rispondere ai loro elettori e rispettare i patti che hanno sottoscritto per essere eletti. In queste condizioni premiare l’eccellenza, decidere esclusivamente sulla base del merito diviene molto difficile. Nelle migliori università al mondo il rettore è designato, non eletto. E chi lo sceglie lo fa accompagnando la designazione con un mandato preciso, che indichi gli obiettivi da raggiungere e che venga usato ex post per valutare l’operato del rettore. Come risolvere il problema degli incentivi di chi designa? Garantendo che l’allocazione dei fondi pubblici alle università avvenga, come già stabilisce la legge che ha istituito l’Agenzia Nazionale per la Valutazione) sulla base dei risultati di una valutazione indipendente dell’università”.
“Il tema dei finanziamenti della ricerca e degli incentivi alla qualità – ha spiegato il rettore della Federico II Guido Trombetti – è unanimemente riconosciuto come centrale nella dinamica della vita scientifica all’interno dell’Università. Quella di oggi è stata l’occasione per ascoltare il pensiero di alcuni tra i più autorevoli e accreditati studiosi del problema”.
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