Banchi, 11 imprese vincono il bando. Arcuri: "2 milioni di test per settembre"

Ultimi preparativi in un’aula di una scuola romana in attesa del primo giorno delle lezioni. CLAUDIO PERI /ANSA/JI

Sono stati definiti 11 contratti di affidamento ad aziende e raggruppamenti di imprese, per la maggior parte italiane, per la fornitura di banchi tradizionali e di sedute innovative comunque singoli, dopo il bando di gara indetto dal Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, per la fornitura di un massimo circa 2,5 milioni banchi – tra cui quelli di nuova generazione – in vista dell’inizio dell’anno scolastico. La consegna è prevista entro il 12 settembre. Al bando avevano partecipato 14 aziende, tra quelle italiane e straniere.

I nuovi banchi prodotti dalle 11 imprese saranno consegnati a partire dai primi giorni di settembre e fino al mese di ottobre la distribuzione dei banchi nei diversi istituti avverrà secondo una programmazione nazionale e una tempistica che terrà conto delle effettive priorità scolastiche e sanitarie dei vari territori, garantendo in tal modo il normale avvio dell’anno scolastico. Lo smaltimento dei banchi sostituiti avverrà secondo le modalità ordinarie, in accordo con Comuni e Province.

In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico è previsto uno screening preventivo tramite 2 milioni di test sierologici volontari e gratuiti per insegnanti e personale non docente di tutte le scuole, la distribuzione gratuita di 11 milioni di mascherine chirurgiche e di almeno 50.000 litri di gel igienizzante al giorno. E’ quanto si apprende dal Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, che si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Non è corretto andare a dire ai giornali e alla tv, sempre a gara aperta, che per portare nelle aule i banchi si useranno l’Esercito o la Protezione civile. I costi di consegna sono una delle voci di spesa più importanti e se l’incarico viene affidato allo Stato, le imprese risparmiano. Chi non ha partecipato alla gara, quando il trasporto era previsto a carico del produttore, potrebbe essersi risentito. La gestione del bando, e dell’intera vicenda banchi, è stata raffazzonata”.

Non mancano le polemiche. Secondo Sergio Venturino, amministratore della Know W di Foggia, che è rimasto fuori dalla gara, ci sono state “troppe pressioni, troppe incongruenze. La ministra Lucia Azzolina è andata in tv a sponsorizzare il banco-sedia con le rotelle prodotto da un’azienda americana, in Cina, senza gli stessi requisiti richiesti ai prodotti europei. Uno degli importatori si è ritirato dalla gara perché il chiasso mediatico lo aveva esposto”. Per Federlegno e Assodidattica spiegano che, secondo loro, non era necessario un acquisto di banchi di queste dimensioni: “Con un’accorta sistemazione in classe di banchi tradizionali a due posti e monoposto, sarebbe bastato un ordine della metà. Gli spazi utilizzati sarebbero rimasti gli stessi”. La richiesta avanzata dai produttori, adesso, è quella di non mandare subito al macero i vecchi banchi, che, a fronte di ritardi nelle consegne, potrebbero tornare utili per l’avvio di un difficile anno scolastico.  

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