Se in un primo momento il Governo aveva previsto che l’intero corpo docente avrebbe dovuto “timbrare” con le impronte digitali, ora gli unici a doverlo fare sono i dirigenti scolastici. Questo è quello che prevede il Decreto concretezza, votato ieri alla Camera. La norma che avebbe dovuto combattere gli assenteisti e i furbetti del cartellino si è tramutata in un boomerang per il Governo. E non è bastato il voto favorevole a un emendamento dell’opposizione da parte di sette deputati Cinque Stelle per cambiare il provvedimento punitivo nei confronti dei soli presidi: con 248 voti contrari e 206 favorevoli, l’emendamento Toccafondi (ex sottosegretario all’Istruzione, centrista ora nel Gruppo Misto) è stato bocciato dopo lunga discussione. Impronte digitali o verifica dell’iride, si vedrà più avanti.
Il ministro Bussetti aveva subito specificato: “Il provvedimento è pensato per ragioni di sicurezza, non per combattere l’assenteismo dei docenti”. Di fronte alle proteste dei sindacati, dell’Associazione nazionale presidi (“improponibile, le ragioni di sicurezza allora andrebbero estese agli alunni”) e delle opposizioni, la commissione Cultura (e Istruzione) della Camera ha messo mano all’articolo 2 del disegno di legge: dagli obblighi dei controlli sono così usciti i docenti, ma sono inspiegabilmente rimasti i dirigenti scolastici.
Il dirigente scolastico avendo la rappresentanza legale dell’istituto è investito da una pluralità di funzioni: assicura il regolare andamento dell’attività scolastica, controlla l’ordinato svolgersi delle lezioni, presiede gli organi collegiali di istituto, è unico titolare del mantenimento delle relazioni istituzionali esterne, anzi il suo compito rappresentativo è quello di assicurare l’interfaccia con gli enti del territorio. I Cinque Stelle hanno promesso modifiche e ieri il dibattito in aula è partito. Al momento del voto, però, si sono smarcati solo in sette, tra loro il presidente della commissione Istruzione Luigi Gallo, la sinistra del movimento. L’ex sottosegretario Gabriele Toccafondi ha commentato: “Un’altra evidenza che questa maggioranza non conosce la scuola”. Ora soltanto il Senato potrà rimettere mano al testo.
Related Posts
Stop all’alternanza scuola-lavoro: anche gli studenti scendono in piazza per il 1 Maggio
A Firenze in programma la manifestazione nazionale di Osa e Cambiare Rotta.
29 Aprile 2024
Lettere con minacce ed escrementi alla preside “antifascista” di Firenze: “Se fossi stata un uomo non le avrei ricevute”
La dirigente scolastica, che un anno fa scrisse una circolare dopo un pestaggio avvenuto davanti al liceo Michelangelo, ha presentato denuncia alla Digos.
29 Aprile 2024
“A scuola classi separate per i disabili”, è bufera su Vannacci. Imbarazzo nel centrodestra
Giorgetti: "Non è della Lega". La Cei: "Così si torna ai ghetti e agli anni bui"
29 Aprile 2024
Abilitazione insegnamento medie e superiori: nuovi corsi, posti, requisiti, crediti, costi
Sono 51.753 i posti disponibili per i percorsi delle istituzioni universitarie e Afam
26 Aprile 2024