Bilancio sulla sperimentazione del progetto che prevede l’abbandono progressivo dello zaino da parte dei giovani studenti e una didattica sperimentale più attenta
La sperimentazione del progetto “Scuole senza zaino”, che prevede l’abbandono progressivo dello zaino da parte dei giovani studenti e una didattica sperimentale più attenta alla condivisione degli spazi e alla partecipazione attiva degli alunni, conta ad oggi 3 scuole (le primarie di San Fortunato, le Decio Raggi di San Giuliano e le Zoebeli di Santa Giustina), 5 classi e 140 alunni coinvolti.
Sperimentazioni attivate grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione comunale (che provvede a fornire l’arredamento e gli strumenti didattici necessari), le scuole, che mettono a disposizione i propri spazi, e le insegnanti che, autonomamente, decidono di investire energie, tempo e professionalità a servizio di un nuovo modo di concepire e vivere l’esperienza scolastica. Un progetto dunque che in poco più di due anni ha visto più che raddoppiate sia le scuole che gli alunni coinvolti. A questi vanno aggiunti quelli che potranno presto attivarsi negli spazi già previsti in fase progettuale nella nuova scuola elementare Montessori. Una scuola che nascerà dunque già predisposta a questo nuovo orizzonte didattico. Oltre alla scuola senza zaino, inoltre, nella nuova Montessori sono già previsti spazi, strumenti e arredo specifico per alunni con forme di autismo, la cui progettazione è portata avanti insieme alle Associazioni di famigliari. Spazi pensati come luoghi di approfondimento didattico e ponte potenziato verso una piena integrazione in classe.
“Cresce la nuova scuola riminese – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – grazie all’entusiasmo delle insegnanti, la disponibilità delle scuole e l’investimento convinto dell’Amministrazione. Scuola senza zaino piace sempre di più, ce ne accorgiamo durante gli open day, dove sempre più famiglie chiedono di sapere se nelle scuole dove iscriveranno i loro figli ci sia anche la possibilità di questa alternativa didattica. Attività per le quali abbiamo ridisegnato alcuni spazi delle scuole interessate. Spazi che, nel progetto della nuova primaria Montessori, sono invece già previsti, a conferma dell’importanza che riveste per noi questa che, da sperimentazione, si sta dimostrando già una solida e apprezzata realtà didattica riminese”.
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