Vincono WhatsApp (e non poteva essere altrimenti di questi tempi), Piero Angela ed Oriana Fallaci, perdono Moravia e Quasimodo: si potrebbe sintetizzare così la prima giornata dell’esame di Maturità 2023 che ha visto più di 530mila studenti cimentarsi nell’elaborazione di temi e tracce scelti dagli esperti del Ministero dell’Istruzione.
Alla fine è stata la traccia dedicata al testo “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”’, di Marco Belpoliti, la più gettonata dagli studenti che hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato che è stata svolta dal 43,4% dei maturandi.
Il 23,3% dei candidati ha invece optato per la traccia che parte da un testo di Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato”, testo argomentativo in ambito tecnico-scientifico. Al terzo posto nelle scelte dei ragazzi la traccia di ”Tipologia B – Analisi e produzione di un testo argomentativo” con un testo di Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”, svolta dal 9,8% degli studenti.
A seguire, il 9,7% degli studenti ha preferito l’analisi e interpretazione di un testo letterario, con un brano tratto da ”Gli indifferenti” di Alberto Moravia. Il 5,8% dei candidati ha svolto la traccia di attualità sulla base di una lettera inviata al Ministro Patrizio Bianchi sugli Esami di Maturità nel 2021 da parte di alcuni esponenti del mondo accademico e intellettuale italiano. Il 4% dei candidati si è cimentato nell’analisi e interpretazione di un testo letterario, con una lirica di Salvatore Quasimodo, “Alla nuova luna”, in “Tutte le poesie”. Infine, il 4% degli studenti ha preferito svolgere l’analisi e la produzione di un testo argomentativo con un testo tratto da Federico Chabod su “L’idea di nazione”.
La traccia di attualità sul valore dell’attesa nella società del “tempo reale” è stata la più gettonata anche nei Licei e negli Istituti tecnici con, rispettivamente, il 38,7% e il 46,4% delle scelte. Anche negli Istituti professionali più di un maturando su due ha scelto la traccia di attualità: il 52,6% dei candidati.
I dati – fa sapere il Ministero – derivano da un’indagine campionaria rappresentativa a livello nazionale.
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