Occupano le sale delle Università, dormono nei sacchi a pelo e protestano contro polizia e mondo accademico. E’ partita la protesta alla University of California- Berkley, dopo l’approvazione della mozione che prevede l’aumento delle tasse universitarie del 5 % per il prossimo quinquennio. 612 dollari in più da pagare già a partire dal prossimo anno per gli iscritti che vivono in California, 1.700 dollari in più per chi, invece, arriva da fuori.
Le rette annuali non sono di certo basse: parliamo di 12.800 dollari per i residenti in California e 36.800 l’anno per coloro che arrivano da altri Stati. L’aumento è ritenuto insostenibile per i giovani alle prese con prestiti universitari. La protesta è partita prima sui social network: poi, dalle parole si è passati ai fatti. Gli studenti hanno occupato Wheeler Hall, l’ingresso principale del campus universitario: “Ce ne andremo soltanto quando la University of California deciderà di fare un passo indietro e non aumenterà le rette», minacciano i ragazzi.
Per ora la situazione resta sotto controllo. “Ma se gli studenti dovessero iniziare a fare danni o compiere violenze interverremo con la massima decisione” – avvertono dai vertici dell’Ateneo. Nel 2009 gli Stati Uniti furono protagonisti di un’altra massiccia protesta studentesca, conclusa con l’arresto di più di 60 ragazzi.
Altre tensioni si registrano alla sede di San Francisco della University of California: un’intera ala del campus è stata chiusa dalla polizia. Centinaia di ragazzi, però, continuano a protestare alzando, in forma simbolica, libri.