In Italia sono circa 110 mila gli studenti stranieri iscritti all’universita’. Ma la loro incidenza sulla popolazione accademica totale (3,8%) ”rimane ancora piuttosto limitata rispetto a quella di altri Paesi europei” (8,6% l’incidenza media in Ue).
Annualmente in Italia si conta solo 1 cittadino straniero ogni 22 immatricolati, 1 ogni 26 iscritti, 1 ogni 34 laureati. E’ quanto emerge dal rapporto ”Gli studenti internazionali nelle universita’ italiane: indagine empirica e approfondimenti” dell’European Migration Network Italia, presentato oggi a Roma. All’anno accademico 2011-2012, negli atenei italiani, risultano iscritti 51.947 studenti non comunitari (erano 22.951 nel 2004), provenienti per lo piu’ da Albania (11.802), Cina (6.161), Camerun (2.612), Iran (2.271), Peru’ (1.929), Marocco (1.831), Moldova (1.794), Ucraina (1.559), Israele (1.586) e Russia (1.404). A questi vanno sommati i non comunitari iscritti a corsi post lauream (5.980) e a corsi di alta formazione artistica, musicale e coreutica (4.380), il totale degli studenti comunitari (17.424) e gli universitari che frequentano i college nord americani (circa 20 mila) o gli atenei pontifici (10 mila). Un terzo di studenti non comunitari frequenta un’universita’ del centro Italia.
Bologna vanta il maggior numero di iscritti, mentre il Politecnico di Torino registra la maggiore incidenza sul totale della popolazione studentesca (12,7%). Per quanto riguarda le facolta’ preferite dagli stranieri extra Ue, in pole position ci sono sono Economia (si iscrive il 18,9%), Ingegneria (17,9%) e Medicina e Chirurgia (11,4%), a cui si iscrivono quasi la meta’ degli studenti.