Polemiche al Consiglio degli Studenti dell’Università di Pisa. Da una parte il Rettore, dall’altra gli iscritti. Il motivo della contesa la restituzione delle tasse sforate da parte dell’Ateneo, che ammonterebbero a più di 4 milioni di euro. La discussione si è spostata anche sul modello di contribuzione dei prossimi anni.
Per quello che ci riguarda – scrivono in una nota gli studenti di Sinistra Per – continuiamo a ritenere la restituzione l’unica via percorribile, per evitare di avallare l’idea per la quale le Amministrazioni degli atenei per garantire (o aumentare) i servizi debbano aumentare le tasse agli studenti.
Inoltre a causa della Spending Review – prosegue la nota – , che va a togliere la contribuzione dei fuori-corso dal calcolo del 20%, il rapporto tasse e entrate ministeriali crolla di quasi la metà: quello che era uno sforamento del 22% nel 2011 rientrerà nella norma fermandosi al 12,4%, stessa cosa per il 2012 con un passaggio dal 18,2% all’11,5%. E’ evidente che, in questo modo, il limite del 20% diviene puramente simbolico e inefficace, consentendo teoricamente al nostro Ateneo di poter quasi raddoppiare le tasse agli studenti regolari e aumentarle ancora di più per i fuori-corso.
Su questo, c’è stato da parte del Rettore l’impegno non solo a non aumentare le tasse per gli studenti regolari, ma a sospendere con una moratoria l’aumento già previsto, in vista del prossimo anno accademico, per i fuori-corso. Una prima vittoria che però non ci basta – sottolineano gli studenti -, perché l’eliminazione dell’aumento deve essere definitiva.
Attendiamo che la mozione approvata all’unanimità in Consiglio degli Studenti, arrivi in Senato e in CdA – conclude Sinistra Per – , dove l’amministrazione e gli organi saranno chiamati a rispondere.