Univaq, firme oltre quota 4mila

terremoto1.jpgInterventi urgenti in materia di diritto allo studio per gli iscritti all’Università dell’Aquila. Oltre quattromila studenti hanno sottoscritto online l’appello lanciato dall’Unione degli Universitari alla Regione Abruzzo per richiedere maggiori garanzie per gli studenti abruzzesi.
Lo rende noto un comunicato del movimento studentesco Udu. “Questo altissimo numero di adesioni raccolte in pochissimi giorni – si legge nella nota – testimonia l’urgenza dei provvedimenti richiesti. Le varie istituzioni – si legge nell’appello – devono farsi carico di rendere realmente possibile la rinascita dell’ateneo a partire dai suoi studenti. Purtroppo la Regione Abruzzo è completamente assente sulle politiche per il diritto allo studio. Il tempo passa e le condizioni degli studenti peggiorano sempre più. L’amministrazione regionale deve intervenire urgentemente per colmare questo enorme ritardo, per garantire agli studenti dell’Università dell’Aquila il loro diritto a studiare”.
Ma non solo fatti. Oggi, in occasione del Consiglio Regionale, l’Udu ha organizzato un sit-in alle ore 12.30 alla Villa Comunale per richiedere l’approvazione dei provvedimenti contenuti nell’appello alle istituzioni per il sostegno al diritto allo studio.
Intanto impegnata a «non spegnere i riflettori sull’Abruzzo” è anche l’associazione Articolo21, che sempre per oggi ha fissato un incontro che a Coppito(Aquila) nella caserma della Guardia di Finanza con gli amministratori locali e provinciali, a partire dalla presidente della provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane e dal sindaco Massimo Cialente.
Alla base l’idea di rinnovare l’impegno dell’associazione a “stimolare una campagna di sensibilizzazione nei media pubblici e privati e dei giornali affinché non si spengano i riflettori sulla vita nelle tendopoli, sulla ricostruzione, sull’inchiesta per accertare eventuali responsabilità, e contro le limitazioni al diritto di cronaca”.
“I media, – sottolineano dall’associazione – che tanto hanno seguito le tragiche fasi del terremoto dello scorso aprile continuino a tenere alta l’attenzione sul dopo terremoto, sulla ricostruzione, sulle reali necessità dei cittadini dell’Aquila, sulle richieste dei loro amministratori. Non serve propaganda ma pura e corretta informazione”.

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