Unimore va alla (ri)scoperta dell'America

obamamerica.jpgIl mondo ha ancora bisogno dell’America migliore, come 65 anni or sono? Ma quali sono i reali orizzonti di questa speranza? Quali i cambiamenti che sono avvenuti e che potranno avvenire con il nuovo presidente Barack Hussein Obama?
A tutti questi interrogativi risponderà un testimone privilegiato: il giornalista di Repubblica – inviato negli States – Vittorio Zucconi, ospite della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per parlare della nuova amministrazione statunitense.
De “La (ri)scoperta dell’America. Nuovi orizzonti sociali e culturali nell’era di Obama” si parlerà diffusamente nel corso di una conferenza a Modena. L’appuntamento – in programma venerdì 26 giugno 2009 alle ore 21 presso Piazzale Torti (angolo via Selmi) a Modena – sarà introdotto e coordinato dal professor Claudio Baraldi, preside della facoltà di Lettere e Filosofia.
“Con Barack Hussein Obama – afferma Vittorio Zucconi – è tornata nel mondo, e non soltanto nella galassia musulmana alla quale ha parlato qualche settimana fa, la voglia di America e la possibilità di proclamarsi senza ipocrisia tutti americani. È di nuovo possibile, in questi giorni del 65esimo anniversario dello sbarco in Normandia, innamorarsi di una nazione, e di una cultura, che per gli ultimi otto anni di confusa, arrogante leadership, e poi nel collasso tossico della sua finanza, avevano messo a dura prova l’ammirazione per gli Stati Uniti e per i suoi valori. Questa è la vera novità, il nuovo inizio, che il 44esimo presidente ha offerto ai nemici e ha indicato ai molti amici scoraggiati dalla deriva ideologica subita dall’America, ricaduta nella tentazione di confondere la potenza militare con l’idealismo in action”.

Manuel Massimo

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