Unifi, prosegue lo stato di agitazione

Prosegue lo stato di agitazione all’Università di Firenze: l’assemblea generale di ateneo, che ha riunito oltre 400 persone nell’aula magna di piazza San Marco, riconferma le forme di lotta già definite la scorsa primavera da precari e ricercatori …

Prosegue lo stato di agitazione all’Università di Firenze: l’assemblea generale di ateneo, che oggi ha riunito oltre 400 persone nell’aula magna di piazza San Marco, riconferma le forme di lotta già definite la scorsa primavera da precari e ricercatori (indisponibili ad accettare incarichi di affidamento di insegnamenti), tra cui il blocco della didattica, annuncia scioperi a intermittenza da qui a dicembre, e si impegna a trovare nuove occasioni di mobilitazione anche con gli altri lavoratori della scuola.
Nel mirino dei lavoratori dell’ateneo, secondo la mozione approvata quasi all’unanimità, «i provvedimenti del governo di carattere economico e normativo che prima hanno tagliato pesantemente i bilanci degli atenei, portandoli sull’orlo del fallimento, poi hanno attaccato le condizioni economiche e di lavoro del personale contrattualizzato e non, riducendo stipendi e diritti, ed infine, nell’ambito della cosiddetta ‘riforma dell’universita», hanno azzerato l’autogoverno delle università sostituendolo con un sistema di stampo aziendalista«.
L’assemblea ha deciso inoltre di aderire alla manifestazione indetta dalla Fiom-Cgil per il 16 ottobre a Roma »per rispondere agli inqualificabili comportamenti della Fiat di Marchionne – si legge nella mozione – e delle associazioni datoriali che hanno portato alla disdetta unilaterale del contratto di lavoro, alla violazione della sentenza di un giudice ed all’ignobile ricatto perpetrato contro i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano«.

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