Tor Vergata, l’iscrizione a Economia diventa a ostacoli: “Così rischiamo di perdere mesi di studio”

tor vergata

“Se avete paura di non essere immatricolati fate domanda a un altro corso di laurea”. Roma, Università Tor Vergata: un corso partito a settembre e un’immatricolazione che arriverà solo a dicembre, forse. E’ la denuncia degli studenti iscritti al CLEM, Corso di Laurea in Economia e Management, che stanno facendo i conti con un’iscrizione difficile e un’organizzazione troppo complessa.

I FATTI – La facoltà di Economia all’Università Tor Vergata, negli effetti, ha 3 indirizzi di laurea specialistica in italiano: il CLEM, il CLEMIF (Corso di Laurea in Economia per gli Intermediari Finanziari) e infine il Corso di Laurea in Scienze Economiche. Il primo, il CLEM (quello che attira più iscrizioni) sta creando non pochi problemi agli studenti. Il corso, infatti, non è a numero chiuso, ma per fare domanda d’iscrizione uno studente deve rispettare diversi requisiti curriculari. E pagare, poi, la somma di 50 euro.

“Per gli studenti che escono già da una triennale in economia a Tor Vergata la richiesta dei requisiti è una formalità, perché è scontato che li posseggano” – commenta Alessandro, studente di Economia. Quest’anno, però, per la prima volta solo per la specialistica CLEM è stato chiesto di aggiungere alcuni requisiti al curricula, che saranno valutati da un’apposita commissione. Uno studente, quindi, per poter essere ammesso al corso di laurea deve avere, tra l’altro, una media minima del 23 e comunicare il numero di anni spesi per il conseguimento della laurea triennale.

IL PROBLEMA DEI REQUISITI –Ovviamente questi requisiti valutativi vengono presi in considerazione solamente se il numero di iscritti è davvero così elevato da non poter permettere l’immatricolazione a tutti coloro che ne fanno richiesta. Ma il problema rimane. “Molta gente ha fatto la domanda, pagando i 50 euro, e le persone che fino ad ora hanno avuto l’esito positivo immediatamente sono quelli che si sono laureati con una media elevata e nei 3 anni come richiesto. Ma la maggioranza dei richiedenti si è comunque laureata impiegando in media 1 anno di ritardo” – continua Alessandro.

Insomma, la domanda si inoltra, le lezioni si seguono, ma l’immatricolazione, quella, non si sa se arriverà. Almeno fino a dicembre. “In molti non sappiamo se potremmo immatricolarci o meno – commentano gli studenti. Il problema è che domani iniziano le lezioni: si rischia, così, di perdere 3 mesi fino a dicembre”.

“COSI’ PERDIAMO SOLO TEMPO” –L’ufficio informativo del CLEM ha cacciato tutti più volte, anche in malo modo, dicendo che il loro lavoro lo stanno facendo, e che hanno tempo fino a dicembre, e che non è colpa loro se le lezioni iniziano a settembre. Ci hanno anche invitato ad iscriverci ad un altro corso di laurea specialistica, se non volevamo correre il rischio di rimaner tagliati fuori”. Ma anche in quel caso, i 50 euro di iscrizione rimanevano obbligatori.

CHI VIVRA’ VEDRA’ – Morale della favola? Molti inizieranno i corsi pur non sapendo se potranno immatricolarsi o meno. “L’esito delle domande lo avremo solo tra novembre e dicembre – commentano gli studenti – quando magari alcune lezioni sono già finite, precludendo a molti la possibilità di iscriversi ad un altro corso di specialistica.” Solo quando si degneranno di farci sapere qualcosa sapremo se avremo perso tempo o meno”.

Raffaele Nappi

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