Corsi di musica e di teatro, stage all’estero, scambi inter-scolastici, relazioni con l’Accademia della Scala, con le università e con le accademie delle Belle Arti, visite a musei, gallerie ed a studi artistici: quale studente non vorrebbe poter fare tutto questo in una scuola?
Il nuovo liceo artistico Andy Warhol di Milano sembra avere la ricetta giusta contro gli studenti demotivati, in un momento in cui l’abbandono scolastico sta raggiungendo livelli critici.
“Volevamo denotare il nuovo liceo in chiave “pop” e chi più di Andy Warhol è pop? Inoltre, ci piaceva anche l’idea di apertura verso l’internazionalità dell’Arte che va oltre i confini angusti di un’aula. Insomma, volevamo dare l’idea di una scuola dinamica, giovane, internazionale, quale questo nuovo Liceo è”, ha detto una professoressa di Arte del Liceo.
L’attenzione al singolo ragazzo è la chiave per stimolare gli intelletti. L’innovazione nella didattica impone anche l’adeguamento della scuola ai must giovanili: sì, dunque, ai social network per comunicare con gli studenti.
“Tutto questo vuol dire partire non dai libri, dai programmi, ma dal singolo ragazzo. Per questo, l’ elemento dominante del nostro progetto scolastico è il dialogo costante con gli insegnanti – non solo in classe ma anche da casa- attraverso tutti i possibili mezzi digitali (email, skype, ma anche Facebook e Twitter)”, ha continuato la professoressa.
La scuola ha previsto anche un’ attività di tutoraggio, grazie alla quale gli studenti potranno usufruire di un’assistenza educativa pomeridiana per lo svolgimento dei compiti assegnati. Inoltre, lezioni individuali di recupero e stage saranno i punti di forza della Warhol.
AZ
