Studenti picchiati a Firenze, si indaga per violenza privata. La preside contro l’indifferenza “che porta al fascismo”

Continuano gli accertamenti della Procura per ricostruire quanto avvenuto sabato scorso davanti al liceo scientifico fiorentino. Intanto la dirigente scolastica ha scritto una lettera ai propri studenti riguardo agli episodi di violenza.

Continua a far discutere il pestaggio avvenuto sabato scorso davanti al liceo “Michelangelo” di Firenze dove due studenti sono stati aggrediti. La Procura di Firenze ha un fascicolo a carico di tre persone, tutti appartenenti ad Azione Studentesca, il movimento legato all’area di destra. Il reato ipotizzato al momento è quello di violenza privata. Il corteo che si è svolto ieri per le strade di Firenze alla fine, nonostante si temessero altre tensioni, è scivolato via senza scontri.

Intanto emergono altri particolari riguardo all’episodio di sabato: tutto è partito dalla denuncia della Digos che era riuscita a identificare i responsabili dell’aggressione grazie ai video dell’assalto ai due studenti del collettivo Sum rimbalzati dai telefonini sui social.

Secondo a quanto si apprende sabato mattina davanti la scuola fiorentina si trovavano alcuni militanti di destra che faceva volantinaggio esponendo alcuni messaggi che contenevano al loro interno anche la croce celtica. A quel punto i due studenti del Michelangelo sarebbero andati verso di loro con un cestino. Per tutta risposta, i ragazzi di Azione studentesca li avrebbero spinti e poi colpiti con pugni. Al setaccio ci sono altri due video che nelle scorse ore sono arrivati alla Digos. In quelle immagini si vede un terzo liceale che viene ripreso mentre fa a pugni e ha la peggio. Il giovane, però, non si è presentato a denunciare la violenza subita.

La lettera scritta dalla dirigente scolastica del “Michelangelo” di Firenze.

Intanto la preside del liceo Da Vinci ha deciso di scrivere una lettera indirizzata ai suoi studenti: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone – si legge nel documento – È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. Poi cita Gramsci e invita i suoi ragazzi a condannare “la violenza e la prepotenza e ad avere fiducia nel futuro e ad aprirsi al mondo”.

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