Studente suicida a Chieti, sit-in all’Università: “Screening sulla salute psicologica della popolazione studentesca”

Durante la manifestazione il rettore uscente di Chieti ha additato di sciacallaggio gli studenti. Solidale Liborio Stuppia, il rettore in pectore

Dopo il suicidio dello studente di Medicina iscritto all’Università d’Annunzio di Chieti, gli studenti scendono in piazza. Lo fanno con un sit-in organizzato dall’Associazione “360Gradi” con lo scopo di favorire un momento di condivisione, confronto e sensibilizzazione sui temi del benessere psicologico.

Il risultato è stato un momento toccante, nel quale è stato possibile confrontarsi rispetto alla retorica dell’eccellenza che tende a omologare gli studenti, diffondendo messaggi sbagliati sulla qualità e il diritto allo studio. “L’obiettivo – spiega Carmela Santulli, Presidente della Consulta degli Studenti – è stato quello di ricercare strumenti utili a scardinare il modello universitario volto all’inseguimento incessante del perfezionismo, nel nome della velocità. Per questo abbiamo avanzato proposte concrete: il potenziamento del servizio di counseling di ateneo; l’organizzazione di uno screening sulla salute psicologica della popolazione studentesca dell’ateneo; la richiesta di eliminazione dello sbarramento orizzontale nel CdLM in Medicina e Chirurgia; l’istituzione di due sessioni straordinarie di esami di profitto per tutti i corsi di laurea”.

L’ex rettore attacca gli studenti

In due ore di manifestazione sono stati molti gli interventi. Continua Santulli: “Anche la governance del nostro ateneo ha avuto l’opportunità di essere parte attiva nel cambiamento che tanti studenti e studentesse chiedono. Abbiamo apprezzato che il Rettore in pectore, Liborio Stuppia, si sia scusato per non aver potuto partecipare a causa di un altro impegno, manifestando la sua vicinanza. Riteniamo invece grave che il Rettore uscente, Sergio Caputi, abbia espresso il suo dissenso, accusando frontalmente gli studenti di strumentalizzare la tragedia tristemente nota, per avanzare richieste circa servizi per il benessere studentesco. Non solo, ci siamo sentiti dire, dopo due ore di dibattito, di non andare a dare colpe a chi non ce l’ha, oppure che all’obitorio non c’era nessuno ma uscivano le notizie su internet”.

“Ebbene” conclude Santulli, rivolgendosi direttamente al Rettore “non riteniamo sufficiente essere disponibili ad ascoltare, ma è necessario agire con fatti concreti. Ci auguriamo che quanto ha dichiarato oggi sia stato dettato soltanto dalla concitazione del momento: per manifestare pensieri ed idee è questa la via più opportuna, mentre per commemorare il nostro collega ci è sembrato opportuno prestare un minuto di raccoglimento, perché solo il silenzio può essere rispettoso davanti ad una tragedia simile.

Udu: “Investimenti per supporto psicologico con professionisti”

A sostegno della manifestazione è intervenuta anche l’Unione degli Universitari, per voce della coordinatrice nazionale Camilla Piredda: “Siamo a fianco dell’Associazione 360Gradi e tutta la componente studentesca nelle richieste che avanzano, portando le loro istanze a livello nazionale. Poche settimane fa, abbiamo infatti presentato la nostra proposta di legge nell’ambito del progetto Chiedimi Come Sto, chiedendo investimenti statali per istituire servizi di supporto psicologico con professioni in tutte le scuole e atenei. Più in generale, chiediamo un ripensamento rispetto al modello merito centrico, a partire da adeguati strumenti di supporto didattico e una revisione dei requisiti per accedere ai benefici del diritto allo studio”.

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