Solo tre università italiane tra le prime 200 al mondo: anche la classifica di The Times ci snobba

L’Università di Bologna, la Normale di Pisa e la Sapienza di Roma sono gli unici atenei italiani a guadagnare i primi duecento posti del World University Rankings 2024. Confermata la leadership di Oxford e Stanford. Considerevole balzo in avanti dell’ateneo pisano che ha scalato 15 posizioni in un anno.

Prima l’università di Bologna, seconda la Scuola Normale di Pisa, terza l’università La Sapienza di Roma. Ci sono solo tre atenei italiani tra le prime 200 università al mondo secondo il World University Rankings 2024, una delle più accreditate classifiche internazionali curata da The Times higher education, rivista britannica indipendente e specializzata nella valutazione e nella comparazione dei sistemi universitari internazionali.

I dati si riferiscono all’anno accademico 2020/2021 e vedono primeggiare a livello mondiale l’Università di Oxford, seguita da Stanford e dall’Istituto di tecnologia del Massachusetts negli Stati Uniti. In particolare, per quel che riguarda l’Italia, la Normale di Pisa è quella che ha fatto un balzo in avanti più corposo rispetto alla precedente classifica.

La Scuola pisana, infatti, è passata dalla posizione 183 a livello mondiale occupata lo scorso anno (che si riferiva alle performance 2019/2020) alla 168 di questa edizione, con un balzo in avanti di ben 15 posizioni, tanto più significativo visto che la platea di ‘competitor’ è aumentata: le Università campionate da Times higher education sono passate infatti da 1799 a 1904: ben 105 università in più. Bologna comunque si piazza al 155esimo posto mentre la Sapienza è 181esima.

E le altre italiane? L’Universtà di Padova, Politecnico di Milano e Sant’Anna di Pisa si collocano nella posizione 201-250, Humanitas University e il San Raffaele sono fra 251-300. Inoltre l’Università di Roma Tor Vergata raggiunge il suo più alto piazzamento mai conseguito nella storia del Ranking, tornando nella fascia 301-350 dopo l‘Università Cattolica del Sacro Cuore e con l’Università di Pavia.

Gli Stati Uniti sono il paese più rappresentato in assoluto, con 169 istituzioni, e anche il più rappresentato tra i primi 200 (56). Con 91 istituzioni, l’India è ora la quarta nazione più rappresentata, superando la Cina (86). Quattro paesi entrano nella classifica per la prima volta, tutti europei. L’aggiunta di Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord e Armenia è in contrasto con la tendenza dell’anno scorso, quando tutti i nuovi arrivati provenivano dall’Africa.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Metodo Rondine, Valditara firma il protocollo di sperimentazione nelle scuole superiori

Next Article

Valditara: "La mia scuola mette al centro lo studente, ha rovesciato l’impostazione fascista"

Related Posts