Il sogno di Sivlio, studente disabile: “Voglio laurearmi”

disabile
Nella foto Luigi, studente universitario affetto da Sindrome di Down, che ha fatto l’Erasmus presso l’Università di Murcia

 

Silvio ha 34 anni ed è uno studente universitario iscritto al corso di Scienze della Comunicazione all’Università di Bari. Fin dalla nascita gli è stato diagnosticato un deficit cognitivo. Nonostante tutto, Silvio è riuscito a diplomarsi e a iscriversi all’Università. Ora, però, senza un tutor si fa dura. E i bandi messi a disposizione dall’Ateneo decadono sistematicamente. Ecco la lettera inviata alla Gazzetta del Mezzogiorno 

 

“Mi chiamo Silvio Emanuele R., diversamente abile affetto da ritardo cognitivo di grado medio con conseguenti disturbi dell’ apprendimento. L’ Università di Bari, date le problematiche oggettive di studio ha attivato per questo anno accademico un bando, per assegnargli un tutor specializzato per un monte ore pari a 250. Il problema è che tale bando non può essere esteso a persone esterne abilitate al sostegno ma solo a dottorandi di ricerca interni a causa di limiti di budget imposti dalla Corte dei Conti.

L’ ultimo bando è di recente decaduto in quanto i soli due candidati che hanno presentato domanda hanno previamente rinunciato per indisponibilità di tempo. Lo studente avrebbe dunque necessità, in attesa di un nuovo bando e sempre che vada stavolta a buon fine, di assistenza didattica dal momento che rischia di perdere inutilmente l’anno, specie per quanto concerne laboratori e tirocini che non è in grado di seguire da solo.

Mi domando, dato il caso singolare, se qualche ente locale non abbia la possibilità di utilizzare determinati fondi per venire incontro a queste esigenze. Mai dimenticando che il diritto allo studio è riconosciuto a livello internazionale anche per i gradi superiori alla scuola dell’ obbligo, sebbene le leggi nazionali , in particolare la Legge n. 17 del 28/01/99, risultino oltremodo arretrate. Ricordo oltre tutto un progetto attivato qualche tempo fa dalla Regione, denominato “Progetto di vita indipendente”, che prevedeva tra le altre cose, un servizio di assistenza didattica per i diversamente abili. Dato che, in caso di riattivazione o di proroga dello stesso, sarebbe utile per il caso specifico, mi chiedo se ci siano possibilità che possa essere rinnovato.

Aggiungo che quest’anno agli esami sostenuti ho collezionato solo voti bassi in confronto al primo anno quando invece ho ottenuto voti piu alti, visto che avevo un tutor specializzato di sostegno con tanto di attestato e formazione acquisita. Senza tutor, invece, mi dicono che dovrò fare un programma ridotto. In attesa del bando per l’assunzione del mio tutor, bando riservato solo agli interni all’Università al quale, cioè, non possono partecipare docenti esterni. Bando che, da quel che si sa, potrebbe andare deserto ancora a lungo.

Difficile sostenere gli esami senza un tutor. Questa è la mia storia. Un caso singolare, così mi hanno confermato anche in Ateneo, che avrebbe bisogno di ben altre attenzioni da parte del legislatore. Io, ad ogni modo, non mi arrendo. Vado avanti anche se non mi daranno l’assistenza di cui ho bisogno. Sosterrò un esame all’anno, ci metterò una vita, ma non mi importa: io mi voglio laureare”.

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