Roma, Università la Sapienza: gli studenti trovano sacche di libri gettati nella spazzatura

libri

Testi umanistici, manuali, libri antichi: c’era di tutto nel cassonetto di Villa Mirafiori, sede dell’Università la Sapienza di Roma, dove diversi studenti hanno trovato una serie di testi nella spazzatura.

All’interno di sacchi neri, infatti, si nascondevano decine e decine di volumi, secondo alcuni studenti, appartenenti proprio alla biblioteca di Villa Mirafiori.

“Cultura nella spazzatura”, la definisce Marta Mannarino, studentessa di Filosofia. In un primo momento, gli studenti avevano pensato al gesto di un privato che aveva intenzione di disfarsi dei volumi. Poi, dopo una serie di ricerche, gli studenti hanno giustificato l’accaduto parlando di una serie di diatribe legati alla gestione delle biblioteche di Roma, dove da tempo manca il personale sufficiente a gestire il flusso di utenti.

Gli studenti, però, sono riusciti a recuperarli e ora i volumi sono a disposizione di tutti. “I libri giacciono al sicuro nell’aula XV autogestita della Sapienza dove chi vorrà, nei prossimi giorni, potrà prendere gratuitamente i testi o semplicemente visionarli” – scrive la studentessa Marta Mannarino.

Gli altri studenti, intanto, lanciano la proposta: “Ma se invece di darli via li catalogassimo e li aggiungessimo alla biblioteca autogestita?”. “Mi sono laureata cinque anni fa e ho fatto la borsista nella biblioteca di lingue. Grazie per averli salvati colleghi. C’erano volumi che costavano centinaia di euro li dentro” – scrive Teresa.

“Alcuni dei libri di cui si parla nell’articolo sono vecchi testi scolastici per la scuola secondaria degli anni ’60 e ’70 che, essendo già passati attraverso una selezione, giacevano nei magazzini della biblioteca e che non erano mai stati inventariati né tantomeno catalogati – commenta Gaetano Colli, direttore della Biblioteca. Prima di provvedere allo scarto definitivo i libri sono stati ancora esaminati uno per uno assieme a tre collaboratori di biblioteca, tutti e tre studenti di Filosofia che, invitati a farlo, non hanno accettato di prenderne nessuno per se stessi. Avuta questa ulteriore conferma testimoniata dal disinteresse degli stessi studenti di filosofia, si è deciso di effettuare lo scarto bibliografico secondo i principi vigenti in biblioteconomia. Infatti, la catalogazione dei libri, la loro collocazione e il mantenimento sugli scaffali, hanno un costo elevato; e lo stesso spazio, sempre più angusto, è ormai un bene prezioso che va riservato alle collezioni più importanti e preziose”. 

“Ho detto prima che si tratta di alcuni dei libri di cui si parla nell’articolo perché assieme ad essi ne sono stati trovati altri aventi il carattere del libro di studio. Questi altri, lo sostengo con assoluta certezza, non provengono dalla biblioteca di Filosofia: i tre collaboratori che mi hanno assistito nella cernita e nelle operazioni di scarto possono dare testimonianza di questa circostanza – conclude il direttore. Inoltre, avendo saputo dell’esistenza di libri di interesse per gli studenti universitari fra quelli ritrovati e messi a disposizione nell’aula autogestita di Villa Mirafiori, sono andato ad esaminarli per poterli aggiungere al patrimonio della biblioteca”. 



Ecco le foto

libri nella spazzatura

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