Seconda prova scritta alla maturità, il Ministero non farà nessuna marcia indietro: “Abbiamo solo applicato la legge”

Il Ministero dell’Istruzione vuole tirare dritto sul ritorno alle due prove scritte per l’esame di maturità dopo la parentesi dell’emergenza da Coronavirus. Stefano Versari, capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione: “C’è una norma di legge che definisce come devono essere svolti gli esami”. E sulla scomparsa della tesina: “Strumento utile in emergenza ma adesso si deve cambiare”.

Nessuna marcia indietro sul ritorno alla normalità dell’esame di Stato per le scuole superiori. È quanto sembra emergere dall’intervento di questa mattina di Stefano Versari, capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione, su Radio1, nel corso della trasmissione radio “Tutti a scuola” per spiegare le nuove modalità dell’esame di Stato 2022 e rispondere alle domande degli studenti.

“Il nostro problema principale è stato cercare di capire quello che avremmo potuto fare in relazione
all’emergenza pandemica. Noi decidiamo in base alle norme di legge, non in maniera distaccata. E c’è una norma di legge che definisce come devono essere svolti gli esami. Abbiamo cercato di ricondurre la situazione a quella più prossima alla norma” ha detto Versari.

Per il Ministero, dunque, le chance di rivedere la decisione sulla maturità, andando ad eliminare la tanto temuta seconda prova scritta che sta mobilitando gli studenti in tutto il Paese sono praticamente nulle. “La nuova seconda prova permetterà alle Commissioni interne di decidere il contenuto della prova in relazione alle attività didattiche svolte” ha continuato Versati che poi ha parlato anche della scomparsa della tesina, utilizzata in questi due anni di emergenza da Coronavirus.  

È stata uno strumento eccezionale in un tempo eccezionale, vogliamo tornare alla normalità e diamo applicazione alle norme che ci sono, che non creano disparità ma i valorizzano gruppi classe. Il mancato confronto con gli studenti? La nuova formula dell’esame di Stato 2022 è stata comunque presentata alle organizzazioni sindacali, ma noi e gli studenti possiamo sempre migliorare” ha concluso.

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