Maturità, gli studenti non si fidano di Bianchi: “Vogliamo un incontro con tutte le associazioni. Venerdì 11 febbraio di nuovo in piazza”

Nessuna tregua tra Ministero dell’Istruzione e studenti sul nuovo esame di maturità e la reintroduzione della seconda prova scritta. Venerdì 11 febbraio ci sarà un nuovo sciopero dopo quello della scorsa settimana che ha portato nelle piazze di 40 città italiane più di 100mila studenti. “Il ministro Bianchi deve incontrare tutte le associazioni non solo le Consulte”.

“Quella del ministro Bianchi è una falsa apertura. Vogliamo un incontro vero, aperto a tutte le associazioni che hanno organizzato la mobilitazione dello scorso 4 febbraio e che hanno portato in piazza più di 100 mila studenti. Per questo venerdì 11 saremo di nuovo in piazza per dire no al nuovo esame di maturità”.

Chi sperava nella pace, o quantomeno in una tregua, tra Ministero dell’Istruzione e studenti sul nuovo esame di maturità sarà costretto a ricredersi. L’apertura del ministro Patrizio Bianchi non ha convinto del tutto i ragazzi che da giorni ormai stanno protestando contro la reintroduzione della seconda prova scritta all’esame di maturità che scatterà per tutti il prossimo 22 giugno. Per questo venerdì prossimo, a meno di nuovi colpi di scena, gli studenti torneranno in piazza per protestare.

“Dal Ministero stiamo ricevendo solo silenzio – spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Dopo una mobilitazione nazionale che ha coinvolto 100mila studenti e studentesse siamo stati ricevuti solo da figure tecniche. Bene che il ministero convochi le Consulte, ma non basta in questo momento. Vogliamo un incontro diretto con lui per cambiare questo esame. L’11 febbraio ci mobilitiamo sotto il Ministero e chiediamo a tutti gli studenti e le studentesse di partecipare per continuare a fare sentire la nostra voce”.

Venerdì scorso a conclusione del corteo romano, finito proprio sotto il Ministero dell’istruzione in viale Trastevere a Roma, una delegazione della Rete degli Studenti Medi era stata ricevuta da alcuni dirigenti tecnici ministeriali. L’incontro, però, era stato valutato da subito come inconcludente dagli stessi rappresentanti studenteschi. “Non c’è stato nessun incontro con il ministro Bianchi, come invece avevano riportato erroneamente alcune agenzie – aggiungono dalla rete degli Studenti medi – Dal ministero gli studenti e le studentesse ricevono solo silenzi e scoprono, per mezzo stampa, un’apertura fasulla da parte dello stesso Bianchi. Vogliamo vengano convocare tutte le associazioni studentesche che hanno organizzato la mobilitazione del 4 febbraio e ascoltino le nostre proposte sull’esame di Stato.

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