Sono sempre più vicine le elezioni politiche: in vista del 25 settembre 2022, in tutta Italia saranno allestiti i seggi elettorali presso cui i cittadini si recheranno a votare. Ma la domanda che molti si pongono è: quanto guadagnano gli scrutatori? I compensi variano a seconda del tipo di consultazione elettorale. Il ministero dell’Interno, in una circolare, ha aggiornato le quote dei compensi in occasione della tornata di referendum e amministrative dello scorso giugno. Di norma per le elezioni politiche e quelle comunali è previsto lo stesso compenso. Che è diverso per scrutatore e per presidente di seggio.
Cosa si fa e quanto si prende
Nei seggi ordinari il compenso previsto per lo scrutatore e il segretario è di 120 euro, mentre per il presidente si arriva fino ai 150 euro. Il compenso varia sia a seconda della tipologia di elezione, ma anche nel caso in cui si svolgano più operazioni in contemporanea. Se, ad esempio, insieme alle elezioni politiche si dovesse celebrare anche un referendum, il compenso sarebbe maggiore, in quanto aumenterebbero nettamente le schede da controllare.
In ogni seggio saranno nominati almeno due scrutatori, fino a un massimo di quattro. Questi hanno il compito in primis di predisporre tutto il materiale necessario alla votazione, di verificare l’identità dei cittadini che si presentano alle urne, annotando poi il numero della tessera elettorale, e infine di partecipare allo spoglio delle schede, assistendo il presidente di seggio e il segretario nella composizione dei verbali sulle operazioni di voto. Per fare domanda e ricoprire questo incarico bisogna essere cittadino italiano, aver compiuto la maggior età, aver assolto agli obblighi scolastici, essere iscritto alle liste elettorali del Comune e godere dei diritti civili e politici.
Come fare la domanda per gli scrutatori
Chi vuole diventare scrutatore ed esaurisce tutti i requisiti necessari deve iscriversi all’albo delle persone idonee. La domanda va presentata in Comune dove si ha la residenza (e dove voterete) e sottoposta al sindaco generalmente entro il mese di novembre di ogni anno. La nomina, che deve avvenire tra il 25esimo e il 20esimo giorno prima della votazione, spetta alla commissione elettorale comunale. Di questa fanno parte il primo cittadini e alcuni consiglieri comunali.
Presso il seggio elettorale, come abbiamo detto, non sono presenti solo gli scrutatori. Ci sono anche un presidente di seggio e un segretario. Il primo viene nominato dalla Corte d’appello competente entro trenta giorni prima delle elezioni. La normativa vuole che sia scelto tra magistrati, avvocati e procuratori dell’Avvocatura di Stato, ma anche impiegati civili a riposo, funzionari delle cancellerie giudiziarie o notai. Spetta poi proprio al presidente di seggio nominare un segretario.
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