Referendum, "Si" vince con 69,64%. Regionali finisce 3 a 3. Zaia a Salvini: "Ora non decidi solo"

Il “Sì” si afferma con il 69,64% per cento dei voti, sulle Regionali la partita finisce 3 a 3. Di Maio: “Esito storico”. Italiani all’estero arrivano al 78,24 per il “Si”. Zaia tripla la lista della Lega e da un segnale al leader Salvini in Veneto: “Non decidi più solo”. Il centro-destra unito vince con Toti in Liguria e di Acquaroli nelle Marche. Sul fronte opposto è netta l’affermazione di De Luca in Campania, metre Emiliano in Puglia ed Giani in Toscana hanno la meglio dopo un testa a testa con gli sfidanti di centrodestra rispettivamente Fitto e Ceccardi. In particolare il Pd si sbilancia sulla Toscana, con Simona Bonafè che commenta: “Abbiamo fermato Salvini”. Mentre il segretario Nicola Zingaretti si rammarica : “Se gli alleati ci avessero dato retta di più, avremmo vinto quasi ovunque”. E poi apre al Mes: “Fondi importanti che converebbero anche all’Italia se invetiamo sulla sanità”.

Il referendum costituzionale, il quarto nella storia repubblicana, chiede agli elettori se sono d’accordo a ridurre un terzo dei parlamentari di Camera e Senato, modifica approvata in Parlamento nell’ottobre 2019 ma sottoposta a referendum per via delle norme speciali che regolano la modifica della Costituzione. A favore della riduzione, quindi al Sì, si sono espressi praticamente tutti i partiti rappresentati in Parlamento: soprattutto il Movimento 5 Stelle, il partito che controlla il maggior numero di seggi in Parlamento e sostiene l’attuale governo Conte, che da anni ne aveva fatto una storica battaglia. Un’eventuale vittoria del Sì, specie se con margine ampio, sarebbe quindi una vittoria politica sia per il M5S sia di riflesso per i suoi alleati del Partito Democratico (sebbene al suo interno una minoranza di dirigenti si sia espressa per il No).

https://www.facebook.com/nicolazingaretti/videos/698467177692075/

“Come sempre – scrive Matteo Salvini su Facebook – e più di sempre, anche questa volta dico GRAZIE ai milioni di Italiane e di Italiani che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20! E anche dove non ce l’abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia”.

“Complimenti e buon lavoro a Vincenzo De Luca. Abbiamo collaborato a livello istituzionale, lo abbiamo sostenuto a livello politico. Anche per lui una grande vittoria, bravo”. Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.

Alle 23 di ieri sera, primo giorno di voto, è stata registrata un’affluenza del 39,38 per cento. I dati più alti sono arrivati da regioni in cui si vota anche per le regionali e le amministrative, cioè da Valle d’Aosta (56,37 per cento), Trentino-Alto Adige (54,42 per cento), Veneto (51,04 per cento) e Toscana (48,29). L’affluenza è stata invece molto bassa in Sicilia (24,78 per cento) e Sardegna (23,41 per cento). I paragoni con referendum precedenti sono molto complessi: nel 2016 si votò un giorno solo, e nel 2006 e 2001 non furono associate importanti elezioni regionali.

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