Quando Gorbaciov preferì un mobilificio alla laurea honoris causa dell’Università di Bologna

La consegna della laurea ad honorem al padre della Perestroika venne rimandata per ben due volte nel 1992 e nel 1993. L’ex segretario del Pcus non si presentò alla cerimonia organizzata dall’Alma Mater per visitare un mobilificio e una coop a Modena scatenando le ire dell’allora rettore bolognese Fabio Roversi Monaco che scelse di revocare la concessione del prestigioso titolo di studio.

Prima le limitazioni delle autorità russe che gli impedirono di viaggiare, poi il ritorno repentino in patria non prima però di aver visitato un mobilificio preferito all’Alma Mater. Non è stata contornata da rose e fiori la storia tra Mikhail Gorbaciov (l’ultimo segretario del Pcus e padre della Perestroika morto martedì scorso) e l’Università di Bologna. Una storia fatta di viaggi e promesse non mantenute e, soprattutto, di una laurea honoris causa che non venne mai ritirata e che poi venne clamorosamente annullata visto lo scarso interesse che il politico russo riservò al “dono” pensato dai vertici dell’ateneo più antico d’Europa.

La prima data della consegna della laurea ad honorem in Scienze politiche venne fissata per il 17 ottobre 1992, il giorno in cui Gorbaciov avrebbe dovuto ricevere anche la cittadinanza onoraria dall’allora sindaco di Bologna Renzo Imbeni. Ma una decisione della Corte costituzionale russa, pochi giorni prima, negò all’ex presidente la possibilità di espatriare e fu così che il 17 la cerimonia si tenne ugualmente, ma con una sedia vuota.

Gorbaciov inviò un saluto all’università e nei giorni successivi una delegazione lo incontrò in Russia per comunicargli formalmente le onorificenze e per invitarlo di nuovo. A settembre del 1993 Gorbaciov tornò in Italia e il 22 sarebbe dovuto arrivare a Bologna per ritirare finalmente la laurea, ma anche quella volta disertò la cerimonia: a causa di imprevisti dovette rientrare anzitempo in Russia. Non mancarono però le polemiche e il rettore di allora, Fabio Roversi Monaco, chiese addirittura al Ministero la revoca della laurea, accusando Gorbaciov di aver privilegiato altre visite “di scarso significato”.

Gorbaciov, infatti, si era fermato in provincia di Modena per visitare un mobilificio e una coop, visite per le quali aveva avuto anche un contributo economico come raccontano le cronache di allora. Il leader russo aveva trascorso la sua mattinata al mobilificio Co.Ma., tra palloncini e balalaike, cori di operai, facendo poi tappa pure alla sede di Coop Estense, la matrioska dei supermercati emiliani. Un calendario fitto di impegni che gli impedì quindi di partecipare alla cerimonia di consegna della laurea con rettore, studenti e stampa che attesero invano per più di 2 ore il suo arrivo nell’aula magna dell’ateneo.

Poco più tardi Gorbaciov scrisse a sindaco e rettore scusandosi per l’imprevisto e promettendo di tornare di nuovo sotto le Due Torri. Tornò in effetti a Bologna nel 2003, ma nell’ambito di un’iniziativa sull’ambiente ma senza laurea né onore.   

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