Continua a far parlare di sé l’angolo più segreto del piacere femminile. Per la prima volta è stato avvistato in uno studio italiano pubblicato a febbraio, ma ora, secondo una nuova ricerca, le donne possono anche imparare ad usarlo. Almeno le fortunate che ce l’hanno.
Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia medica presso l’Università dell’Aquila si dice certo che una volta compreso se si è tra le donne dotate di punto G si può anche imparare ad avere un orgasmo vaginale. La bacchetta magica del piacere è una semplice ecografia che può aiutare a localizzarlo e capire come stimolarlo. Lo studio è stato pubblicato questa settimana dal magazine scientifico New Scientist.
Il docente ha individuato con l’ecografia transvaginale la posizione del punto G sulla parete che divide vagina e uretra e scoperto che alcune donne ce l’hanno e altre no. Adesso il sessuologo dimostra che molte donne, pur “dotate”, non se ne servono durante il rapporto sessuale e che per risvegliare il “centro del piacere” basta far capire loro dov’è e come stimolarlo.
L’esperto ha condotto l’ecografia transvaginale su 30 donne, 8 sono risultate “dotate”, ma solo 5 di queste avevano l’orgasmo vaginale. Jannini è riuscito ad “attivare” il punto G di 2 delle 3 donne che, pur dotate, avevano solo orgasmi clitoridei. “Questo dimostra, sebbene in un campione ristretto di donne – ha spiegato il docente a New Scientist – che l’uso dell’ecografia può insegnare come ottenere un orgasmo vaginale”.
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